Settembre 1981
Rivedere o vedere oggi per la prima volta il presente filmato, a distanza di 33 anni dall’evento, con la serenità che il tempo trasmette, è qualcosa che trascende il fatto politico in sé o, meglio, l’appartenenza partitica. Soprattutto questo aspetto risalta nel filmato là dove i momenti dell’aggregazione umana si mescolano con la passione ideale; la condivisione di valori alti con la cooperazione e dove, per questo, raramente trova posto l’individualismo egoistico.
Molte, dunque (senza voler mitizzare il passato), le sensazioni che si avvertono a distanza di così tanto tempo.
È un filmato muto su cui, di recente, è stato inserito il sottofondo musicale. Fu commissionato, dall’allora sezione del PCI, allo Studio fotografico Abbate di Cinisi il solo, a quel tempo, che disponesse di una cinepresa in formato “pellicola Super 8”. È ben lontano dalla qualità che oggi si ottiene col digitale e il riversaggio, poi, dalla pellicola alla cassetta VHS e da questa al disco DVD, ha certamente reso meno definite le immagini, ma non fino al punto da impedire l’individuazione di luoghi, quartieri, angoli del paese insieme con le decine e decine di volti (allora giovanili, oggi -ahimè!- trasformati) oltre a quelli che, purtroppo, non sono più tra noi!
L’edizione 1981 della Festa (un anno prima degli assassinii politico-mafiosi di Pio La Torre e Rosario Di Salvo [aprile ’82] e, poco dopo, sempre nello stesso anno, del Generale C. A. Dalla Chiesa [settembre, mentre era in corso un’altra edizione della Festa] e, infine, tre anni prima della morte di Enrico Berlinguer) ebbe, come temi portanti, la difesa del territorio e dell’ambiente (“Contro la devastazione del Territorio”) e l’impegno per la Pace (“NO AI MISSILI NUCLEARI A COMISO”), battaglia che si era intestata (poi vinta), coinvolgendo l’intera società civile del tempo, il PCI siciliano guidato dallo stesso Pio La Torre, segretario siciliano del partito.
Il filmato si divide in due parti. Nella prima l’obiettivo fissa molte fra le innumerevoli “aggressioni” al territorio; mette in risalto alcuni “ritardi” in specifici servizi (vedi acqua e rete idrica fatiscente); luoghi produttivi dal porto, con gli scarichi fognari, all’agricoltura; dalla Sorgente di Piano del Re, dove rubavano la nostra acqua (e forse continuano a farlo), all’inquinamento del Nocella. Nella seconda parte, invece, vengono ripresi tutti i momenti di incontro e di divertimento, dai giochi alle gare in piazza, agli stands gastronomici nella villa comunale; dalle mostre fotografiche a quelle dell’artigianato. Lo scorrere dei volti mette, è vero, un po’ di tristezza, ma pure fa riflettere l’enorme impegno profuso da quei volti, gli enormi sacrifici … il lavoro preparatorio volontario di decine e decine di militanti per mesi, settimane e giorni, e la sottoscrizione per raccogliere i necessari fondi fra gli iscritti e i simpatizzanti. Un insieme di “cose” che oggi può apparire perfino incomprensibile, ma rivedere (rivisitare) può forse servire a capire meglio il presente.
Un’ultima notazione. Quando il filmato fu proiettato subito dopo la conclusione della Festa, essendo privo di audio, il commento fu eseguito a braccio.
(Il file, per ragioni di “pesantezza”, è stato ridotto nelle parti meno significative. DURATA CIRCA 38 MINUTI).
BUONA VISIONE
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