di Antonio Catalfio
Terrasini. La Biblioteca Comunale “Claudio Catalfio” rischia lo smembramento per i lavori di un centro culturale e ricreativo, finanziato con i fondi europei del Gal golfo di Castellammare. La Sezione Ragazzi e l’Emeroteca, rischiano il trasferimento nell’isolata Torre Alba, fuori dal Centro urbano del comune.
La notizia è di quelle che sconvolgono. La biblioteca terrasinese, retta ad interim dal Capo Area dell’Urbanistica Arch. Aldo Carano, subisce un durissimo colpo che ne pregiudica l’esistenza e la valenza culturale ed educativa. Il 21 febbraio dello scorso anno, con determina dirigenziale 15, nomina il gruppo di progettazione per un centro culturale e ricreativo a Palazzo Cataldi, che non è un palazzo vuoto ma la prestigiosa sede della Biblioteca Comunale, acquistato nel 1974, come sede esclusiva dell’istituzione culturale fondata nel 1972. Sei giorni dopo la Giunta , con delibera 19, approva il progetto. Il Comune pensa di allocare questo centro ricreativo culturale, di cui non si conoscono i contenuti e i gestori, nella sede della Biblioteca, al fine di ristrutturare la facciata del Palazzo, transennata da qualche anno. L’iniziativa è lodevole, approfittare dei finanziamenti europei per ristrutturare la facciata del settecentesco Palazzo Cataldi, potrebbe giustificare un temporaneo sacrificio di alcuni spazi della biblioteca. All’inizio sembra che lo spazio richiesto sia una grande sala sul retro del Palazzo, che doveva ospitare la segreteria universitaria, e la sala d’ingresso come front office. Il percorso sembra razionale, ma poco dopo le richieste per questo centro ricreativo culturale si allargano; si pretende lo spazio della sezione ragazzi, fulcro della biblioteca. Ma la situazione precipita quando con inopinata decisione si vuole trasferire la sezione ragazzi e l’emeroteca in una sede staccata e assolutamente non idonea ad ospitare le collezioni. Immaginate i bambini che percorrono a piedi in inverno, al buio il lungomare per andare a fare ricerche e leggere un libro? La validità di un finanziamento di quasi 170.000 euro non significa trasferire i servizi della biblioteca in altre sedi. I ragazzi e i bambini di Terrasini devono continuare a frequentare la biblioteca nella sede istituzionale. I servizi devono rimanere tutti a Palazzo Cataldi. Ribadiamo un concetto fondamentale, la sezione ragazzi è strategica per la vita stessa della biblioteca, i bambini imparano a frequentare le sale, a vedere e poi interessarsi non solo dei libri a loro dedicati ma a svolgere ricerche e a prendere i primi contatti con le collezioni più specialistiche. Togliere la sezione ragazzi dalla sede istituzionale significa fare morire la biblioteca. Assurdo è il trasferimento a Torre Alba, fuori dal centro urbano, vicino alla scogliera, zona ventosa e poco illuminata, con la salsedine che ha già corroso interni ed esterni. Inopportuno anche il trasferimento dell’Emeroteca al primo piano della Torre: a che serve lo svuotamento delle collezioni di giornali e riviste? A chi serve l’aula del primo piano? Interrogativi ineludibili che non possono che sottolineare la conduzione acefala della più importante Istituzione culturale della cittadina del Golfo, nella quale manca la figura di un bibliotecario e il Consiglio di Biblioteca sembra inesistente e, in quanto “organo di vigilanza”, non ha espresso pareri (almeno così ci risulta) sulla decisione che sta per attuarsi.
Il problema è sempre lo stesso, ciò che succede in questo Comune non viene discusso, non si hanno notizie certe, non si sa se questo centro conterrà prodotti del territorio, chi lo gestirà, quale azienda, associazione, la durata temporale della concessione degli spazi, se è compatibile con una Biblioteca. Il trasferimento di parte del personale a Torre Alba inoltre, priverà la biblioteca del necessario per l’apertura pomeridiana, iniziando un processo di decadenza che non possiamo permettere. Invitiamo il Sindaco, a ponderare sul da farsi: si possono contemperare le due esigenze senza trasferire le due sezioni in una sede lontana, trasferendo solo gli uffici turistici e della pubblica istruzione a Torre Alba, e recuperando così gli spazi della biblioteca.
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