«CHI PAGHERÀ?!»

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Non si è ancora del tutto spento il clamore suscitato dalla brutta faccenda del “mostro in piazza”, che già da più parti, e insistentemente, si solleva un legittimo interrogativo: chi pagherà ora in termini monetari e politici?

Anzi, per meglio esser precisi, è a noi del giornale che, in un certo senso, viene rivolto l’interrogativo, il che, se da un lato ci lusinga, dall’altro ci inquieta, poiché non è a noi che andrebbe rivolto il quesito, ma a ben altri Organi istituzionali, che l’ordinamento giuridico prevede nel caso emergessero (come sembra che sia) irregolarità nell’intera procedura seguita.

Altri, invece, si chiedono e ci chiedono se l’esito della vicenda non sia di per sé sufficiente a determinare le dimissioni dell’assessore all’urbanistica Norino Ventimiglia. Io per la verità salirei più in cima, ma questa è una mia personale opinione che nulla ha a che vedere con la linea redazionale del giornale. Su altri aspetti, almeno in questa fase, converrebbe invece riflettere; ad esempio, sui singoli ruoli svolti dalle parti in causa sia direttamente, sia indirettamente.

Molti aspetti dell’intera vicenda sono ancora scarni di dettagli, ma almeno su un punto vi è assoluta certezza: la Sovrintendenza ha intimato al Comune lo smantellamento della struttura metallica. Ovviamente non sappiamo ancora se questa intimazione si basi su un oggettivo giudizio estetico o su un vizio procedurale di cui prima accennavo. Ma staremo a vedere e a sentire nei prossimi giorni, quando tutti saranno tornati dalle meritate ferie d’agosto.

E allora proseguiamo con ordine. Il nostro giornale si è limitato a segnalare e denunciare all’opinione pubblica (e se ne assume il merito) quel che stava accadendo. Lo ha fatto basandosi unicamente sull’aspetto estetico che emergeva, non essendo a suo tempo nemmeno ipotizzati quei vizi procedurale già richiamati. Il nostro ruolo di informazione è stato quindi preciso e puntuale. Da quella “segnalazione” pubblica ne è poi scaturito tutto quanto i nostri lettori hanno appreso attraverso le varie notizie susseguitesi in queste settimane.

Dunque è chiaro il nostro “ruolo di informazione”. Non sono invece altrettanto chiari quelli della Giunta guidata dal sindaco, del Consiglio comunale nella sua interezza, dei tecnici che hanno redatto il progetto sulla base di un finanziamento europeo che il GAL, l’organismo preposto alla valorizzazione culturale ed economica del Golfo, avrebbe dovuto erogare e che in parte ha già erogato.

Ci si chiede a questo punto: in presenza di atti difformi rispetto a quanto progettato e previsto, il GAL erogherà le restanti parti del finanziamento (si parla di quasi 200 mila €, comprese le parcelle dei progettisti)? E se non saranno erogati (torno all’inizio), chi pagherà il danno?

Bisogna sapere e capire quali saranno adesso le prescrizioni della Sovrintendenza, poiché molto dipenderà da questo. Anche in termini politico-amministratvi, poiché ciò che è accaduto non è un semplice incidente di percorso o una banale svista.

Tutta qui, ad occhio e croce, la materia. Sui suoi ulteriori sviluppi continueremo a darne conto a tutti e a pubblicare i vostri commenti.

P.S.:
Un nostro lettore suggerisce una soluzione per attenuare il danno: smontare e trasferire la struttura metallica presso la Villa A Mare (l’antico mostro) come una bella pensilina per spettacoli e mostre all’aperto. Non sarebbe male: mostro nel mostro …!

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2 comments on “«CHI PAGHERÀ?!»
  1. Pingback: RISBATTI IL “MOSTRO” IN PRIMA PAGINA - Terrasini Oggi

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