In un video, l’incontro col Maestro
Salvatore Viviano,
fra la musica e le sue radici.
“Terrasini oggi”, quando era un periodico in forma cartacea, già una prima volta (era il 1985) si è interessato del Maestro Salvatore Viviano. A trent’anni di distanza ritorniamo a incontrarlo. Con lui il tempo non sembra mai trascorrere.
Musicista, compositore, direttore d’orchestra (nei primi Anni Ottanta si classificò al 2° posto nel Concorso nazionale di Stresa per compositori), docente nei più prestigiosi conservatori italiani, vive con la famiglia da oltre 40 anni a Verona. Il costante legame con le proprie radici, però, è sempre vivo: Terrasini resta il suo principale luogo di approdo.
Di lui, artista e uomo di cui non possiamo non essere orgogliosi, voglio fra le altre cose ricordare (nell’intervista video è sfuggito) di quando, nei primi Anni Sessanta, lui ancora giovanissimo, fu, insieme con Pippo Maniaci, Stefano Delia, Rino Catalfio e Totò Cascio, tra i fondatori e animatori del “Club Amici della Musica”. Si inaugurò allora una straordinaria stagione di fermento culturale (la Musica calamita ogni cosa), con un particolare approccio col pubblico per quei tempi impensabile (il Club, fra l’altro, ottenne che la prestigiosa “Orchestra Sinfonica Siciliana” si esibisse a Terrasini, nell’atrio di Palazzo d’Aumale). Venivano così rotti gli schemi del godimento aristocratico dell’arte musicale.
Poi il trasferimento del Maestro dal Teatro Massimo di Palermo nel Nord, fra Mantova, Rovigo e una non breve parentesi fra i Conservatori di Verona e Trapani, quest’ultimo (ce lo ha rivelato lui), fra i più prestigiosi d’Europa. Infine a Verona, dove risiede con moglie e figlie da moltissimi anni, intrecciando fruttuosi rapporti con ambienti artistici veneti, fino a un suo diretto coinvolgimento nell’attività artistica dell’Arena.
Un aneddoto prima di concludere. Nei primi anni Ottanta fu promossa, su precisa iniziativa del nostro giornale, una raccolta di fondi per realizzare a Terrasini un Centro per la prevenzione dei tumori all’utero e alla mammella in collaborazione con i volontari della “Lega contro i tumori” rappresentata allora dal Prof. Giuseppe Palazzotto. Quindi, una struttura, che solo in poche zone dell’Isola esisteva allora.
A tal fine furono invitati a esibirsi numerosi artisti a titolo di beneficienza. Giusto in quel periodo era in tournée a Palermo il grande violinista slavo Alexandar Bukumirovic. Non sapevamo come e dove contattarlo (ci sembrava irraggiungibile), ma l’idea di averlo a Terrasini, ovviamente, ci allettava moltissimo.
A un certo punto a qualcuno venne in mente di chiedere aiuto al Maestro Viviano in quei giorni a Terrasini, in procinto di ripartire per Verona. Ci rispose ad Alexandar, di cui era amico (lo chiamò proprio così, per nome), gli avrebbe telefonato senz’altro. Il giorno dopo Bukumirovic ci confermò la propria adesione e, nel giorno stabilito, si esibì nella chiesetta di Santa Rosalia, la più antica di Terrasini.
(GiuRu)
Sapevo che il prof. Viviano era una persona musicalmente molto brava perchè mi era stato raccontato da mio padre Giuseppe ma … rimango molto positivamente colpito da ciò che ho ascoltato e visto nella video intervista … non ero a conoscenza di quello che ho appreso. Faccio i miei personali complimenti al Maestro Salvatore Viviano che ha portato, continua a portare e porterà lustro al nostro paese di Terrasini.
Credo che il Maestro potrebbe portare (lo spererei, magari in futuro) un forte contributo di esperienza alla nostra Banda Musicale di cui io (nel mio piccolo – sono solo un dilettante) faccio parte.
Grazie Maestro