(Ca … volo che brutta figura!)
La giunta al completo si riunisce dopo che gli operai hanno finito di smontare l’ultimo pezzo della struttura “mostro” di piazza Consiglio. Ecco il resoconto della riunione.
Sindaco: ‘nchia fiura i miedda.
Ass.Favazza: ‘nchia fiura i miedda.
Ass. Ventimiglia: ‘nchia fiura i miedda.
Ass. Palazzolo: ‘nchia fiura i miedda.
Ass. Randazzo: Mamma mia che figuraccia!
Sindaco: Eh no, assessore Randazzo…
Ass. Favazza: Eh no!
Sindaco: Lei si deve adeguare. La Giunta deve essere compatta.
Ass. Randazzo: Ma io sono una femminuccia, mica maschietto come voi. Forse pensate che ci sia ancora mio padre in Giunta…
Sindaco: Ah vero…
Ass. Palazzolo: E ora che si fa? Che ne facciamo di tutto quel ferro?
Sindaco: E che ne so io? Voi che dite?
Ass. Randazzo: Potremmo utilizzarlo per completare il canile…
Ass. Palazzolo: … o potremmo dire che servirà per iniziare il depuratore.
Ass. Favazza: O al porto magari …
Sindaco: Al porto già di ferro ce n’è abbastanza. Assessore Ventimiglia, che dici?
Ass. Ventimiglia: Scusate ero al telefono con Minutella…
Ass. Favazza: E cuomu fu cu stu Minutella …
Ass. Ventimiglia: Ma di che si parlava?
Sindaco: Ci si chiedeva cosa fare con tutto quel ferro di quella minchiata che abbiamo combinato in Piazza Consiglio.
Ass. Randazzo: Potremmo riciclarlo. Potremmo chiedere a quella tizia Conny di Cinisi … riciclano tutto loro …
(occhiataccia da parte di tutti gli altri componenti della giunta)
Ass. Palazzolo: Io potrei chiedere a un amico di Partinico.
Sindaco: Ass. Palazzolo, qua tutti abbiamo amici a Partinico.
Ass. Ventimiglia: Io ho un’idea. Potremmo lanciarlo pezzo per pezzo dal tetto del Duomo e così potremmo fare scruscio pure a Terrasini. Che dite, che dite? Aspettate che chiamo subito a Minut …
(occhiataccia da parte di tutti gli altri componenti della giunta)
Ass. Randazzo: A questo punto proporrei … aspè ma poi perché dovrei fare proposte? Quando ho preso il posto di mio padre non c’era messo che avrei dovuto fare proposte!
Sindaco: E pure questo è vero. Signori, qui siamo davanti a una situazione dalla quale non ne usciremo facilmente.
Ass. Favazza: Ma no, di puttanate ne abbiamo fatte a centinaia. Ce ne usciremo pure da questa.
Ass. Palazzolo: Ha ragione l’amico Favazza. Insomma, ai terrasinesi abbiamo distrutto la cosa che più gli stava a cuore: la piazza Duomo. E tutti sono stati zitti (a parte quel rompicoglioni di Giacomo Greco). Vedrete che ce ne usciremo alla grande anche per questa puttanata …
Ass. Favazza: Sarà, ma gliele abbiamo combinate davvero tante ai terrasinesi. Manco ai tempi di mio padre si prendevano per il culo così i cittadini …
Ass. Palazzolo: Potremmo portare tutto il ferro in Contrada Serra e dirgli che servirà per iniziare i lavori per la fognatura, tanto quelli s’ammuccano tutto … (scoppia a ridere)
Tutti ridono con le lacrime, tranne l’assessore Ventimiglia che a un certo punto esclama:
Ass. Ventimiglia: Cazzo!
Tutti in coro (mentre si asciugano le lacrime dalle risate per la battuta di prima): Che c’è?
Ass. Ventimiglia: Mi si è cancellata la rubrica del cellulare.
Sindaco: Eh, e allora?
Ass. Ventimiglia: Ho perso pure il numero di Minutella. Qualcuno di voi ce l’ha?
Tutti in coro: Ma vafan …
(Ramaja)
Possono riutilizzarla come struttura di sostegno del fotovoltaico comunale . Dicesi comunale una cosa che é comune a tutta la popolazione , che ne usufruisce . Non un solo gruppo di persone
Sara' pure Satira, ma nella realta' non credo ci sia tanta fifferenza. Povero Paisi
Non vi preoccupate, Che sanno dove istallare………..
BELLISSIMO COMPLIMENTI
Ogni tanto un pizzico di humor è salutare … bello … ma se fosse veramente così …
è satira, ma è la realtà .Povero paese:si cerca di privilegiare la decisione sulla riflessione!
L'indifferenza,in piazza !!!!!
La satira non ha mai ucciso nessuno, ma fa riflettere. Ottima. Terrasini si presta, non ne fanno una buona! Tuttavia suggerisco una satira alla Charlie Hebdo ( con figure). Sono più dirette, di facile interpretazione, quindi alla portata di tutti, Guardare, per trovare ispirazione, le satire pubblicate sulla "Repubblica" di Giovanni Allegra (impiegato alla ASP e mio ex collega).