SI TROVANO SUL LUNGOMARE, SULLA SS 113 E IN VIA CALA ROSSA. VERE E PROPRIE DISCARICHE ALLA LUCE DEL SOLE: NESSUNO VEDE, NESSUNO SENTE, NESSUNO PARLA.
I mondiali di Italia 90 furono un’occasione ben sfruttata dal Comune di Terrasini che ottenne nel 1988, sindaco Claudio Catalfio, che la cittadina del Golfo fosse inserita come sede di allenamento di una nazionale del girone di Palermo.
Il riconoscimento portò i suoi frutti: il totale rifacimento dello stadio comunale, con realizzazione del manto erboso, la progettazione e realizzazione di quattro parcheggi di prossimità e la segnaletica bilingue.
di Antonio Catalfio
I parcheggi furono progettati con oculatezza, muretti in pietra, cancellata di ferro e alberature con pini marittimi e oleandri. A distanza di 24 anni, oggi quei parcheggi sono diventati, prima sito per i cassonetti comunali, via via eliminati dalle strade, e veri e propri SITI DI TRASFERENZA al limite dell’illegalità, dove spesso campeggiano scarrabili di deposito temporaneo dei rifiuti. Il parcheggio sul lungomare è una vera e propria vergogna, adiacente ad un ristorante storico di Terrasini, “La Ruota da Gaspare”, e alla costa di Cala Rossa, nonostante le siepi di oleandri coprano parzialmente la vergogna, il fetore e i rifiuti, sospinti dal vento, si ammassano sul lungomare, sul costone roccioso e finiscono in mare stesso.
È un panorama fatto di cartacce, bottiglie di plastica, si conferisce di tutto. L’abbandono del sito ha anche consentito che questo diventasse luogo di incontro per attività probabilmente illegali. Stessa nota per via Cala Rossa, strada residenziale tra le più belle di Terrasini, dove le immagini hanno documentato nel tempo anche scarti di macellazione illegale e sulla statale 113, di fronte ad una sala trattenimenti, a supermercati, dove incredibilmente, tra rifiuti d’ogni tipo, staziona un venditore di stigghiole, interiora di vitello arrostite, senza che alcuno inorridisca.
Il percolato di queste vere e proprie discariche nel tempo si sarà depositato e assorbito dall’asfalto, mentre mai si è vista una totale sanificazione dei siti. Solo periodici incendi hanno perfino distrutto molti alberi.
Il contratto di servizio con l’Ato Palermo 1 prevede un certo numero di cassonetti e la periodica pulizia con lavaggio e sanificazione. Perché sono stati eliminati dal territorio con un porta a porta, che senza differenziata crea volumi di rifiuti lungo tutte le strade del paese? Il fallimento dell’Ato senza il fallimento di chi ha gestito in questi anni il ciclo dei rifiuti nella provincia di Palermo, e l’eterna attesa della costituzione dell’Aro con Cinisi e Borgetto, può giustificare la mancanza di soluzioni?
Iniziamo con l’eliminazione della discarica del Lungomare che è un biglietto da visita, una cartolina illustrata di Terrasini.
Segnalo Contrada Femmina Morta come la più estesa stazione di trasferenza nel territorio di Terrasini . È da mesi che giornalmente registro videoclip a testimoniare l’assoluta assenza dell’Amministrazione guidata dall’Avv. Massimo Cucinella .
si, va bene con i biglietti da visita, ma io credo e sostengo che prima di tutto dobbiamo vivere bene noi, che ci abitiamo tutti i giorni. Voglio inoltre segnalare le discariche site in KM. 300+100 S.S. 113 e Contrada Femmina Morta. Ae il paese viene lasciato al degrado………….immaginate le periferie???
Benedetta, l’articolo pone l’accento sul problema dei parcheggi di prossimità utilizzati impropriamente come discariche temporanee, non affronta la situazione rifiuti nel territorio. E’ indubbio che l’eliminazione dei cassonetti ha portato un sovraccarico dove i cassonetti ci sono ancora. Non si vuole sottacere la vergognosa situazione di Fimmina Morta, si affronta un particolare aspetto della perenne emergenza rifiuti.
la situazione é proprio disperata peggio del terzo mondo e la cosa più grave mi sembra l’indifferenza della maggior parte dei cittadini
si potrebbe chiedere al sindaco e al responsabile dell’ato una conferenza cittadina in piazza almeno per illustrare l’origine delle difficoltà e i rimedi per superarle
Hanno eliminato i cassonetti ovunque ma, pervicacemente, i parcheggi restano deposito di rifiuti. Lì i cassonetti fanno ancora bella mostra insieme a sfabbricidi.