Non è per cercare il pelo nell’uovo, ma questa voglio proprio raccontarvela ora che l’estate è svanita, e le “strisce blu” sbiadiranno.
di Sabrina Vitale
Le amministrazioni comunali, è arcinoto, per far cassa in questi periodi di crisi, si sono inventate i parcheggi a pagamento.
Stendiamo più di un velo pietoso su quelli di Terrasini e sui volonterosi ragazzi della cooperativa (cui va tutta la mia personale solidarietà unitamente alla Redazione) che ti rincorrono per piazzarti il “gratta e parcheggia” quando ormai la maggior parte dei comuni si è attrezzato con i parchimetri “fai da te”. Sulla vicenda tutta nostra, forse, prima o poi il sindaco risponderà all’interrogazione dei consiglieri di opposizione.
Nell’attesa voglio invece porre l’attenzione su un curioso episodio che mi è capitato a Caltagirone. Solite strisce blu, e fin qui tutto ok; il parchimetro “fai da te” c’è pure … tutto ok. Vado per infilare le monete e trovo scritto: “72 centesimi di euro l’ora”.
Perché proprio 72 e non una cifra tonda, comincio a chiedermi scivolando nel panico?
Poi leggo meglio la scritta sotto: “70 centesimi per 58 minuti”. Un po’ come accade con la coperta troppo stretta: la tiri da una parte e si accorcia dall’altra. Solo che qui si è in presenza di un fenomeno strabiliante: LA TIRI E SI ACCORCIA DA ENTRAMBE LE PARTI!
Capisco che un paio di minuti in più o in meno, alle volte, possono determinare financo la vita o la morte, ma nelle storie di Sicilia di ordinaria follia, questo è troppo!
si e vero questo brava