Continuano a verificarsi atti vandalici ai danni del patrimonio pubblico. Dopo le mura imbrattate, le panchine divelte, le mappe e i cartelli scardinati, stavolta a farne le spese sono state alcune strutture sportive. Nella notte tra giovedì e venerdì, i vandali si sono introdotti all’interno dello Stadio comunale Salvatore Favazza, appiccando il fuoco all’interno degli spogliatoi.
(Nel link seguente il comunicato dell’ADS Renzo Lo Piccolo sulla vicenda).
Sempre nella stessa notte, si sono introdotti nella tensostruttura che ospita il campo di pallavolo forzandone le porte di acciaio degli spogliatoi. Una di esse è stata completamente divelta, e poi piccoli danni nello spogliatoio dove hanno trasportato panche e sgabelli, probabilmente per farne un falò, e che per un imprevisto qualsiasi hanno desistito nell’intento.
Non è la prima volta che si verificano episodi del genere e ci si chiede come mai non si sia ancora provveduto a installare un impianto di video sorveglianza almeno come deterrente.
Le telecamere di sorveglianza all’interno del comune di Terrasini sono soltanto una dozzina, alcune di esse non funzionanti e non sufficienti a coprire i punti nevralgici del nostro territorio.
La Redazione di “Terrasini Oggi” esprime la propria solidarietà alle Società sportive vittime dell’odioso atto vandalico poiché l’attività sportiva è “cosa” troppo seria per restare indifferenti dianzi a simili ignobili episodi.
Law and Order
Siamo senza re e senza regno. E l’esempio il migliore maestro. Il paese è stato di fatto vandalizzato da chi si era assunto, per mandato ricevuto, il compito di proteggerne lo spirito e le strutture, cosa che puntualmente ha disatteso. I vandali percepiscono prima degli altri il crearsi delle favorevoli condizioni per colpire, e quando si accorgono che chi dovrebbe reagire non ne ha la volontà, la cultura e il carisma, colpiscono sicuri dell’impunità.