Se ci interrogassimo in modo non superficiale sul recente avvicendamento degli assessori, troveremmo delle singolari coincidenze. I recenti accordi di “lottizzazione a tempo” delle poltrone voluta dai gruppi che sostengono il sindaco, ne sarebbero una indiretta conferma.
di Giacomo Greco
L’avvicendamento è necessario al Primo Cittadino, probabilmente per cautelarsi, in due diverse vicende sensibili, con personaggi che possano sostenerlo nella ricerca delle “coperture” necessarie.
La prima riguarda la vicenda del “Mercato del Contadino” (meglio ancora del “mostro”) che rischia di rimettere sul tappeto la pregressa ristrutturazione di Piazza Duomo con l’espianto dei ficus, e gli altri finanziamenti del G.A.L.
In questo contesto, ad esempio, potrebbe essere maturata la riconferma dell’assessore Norino Ventimiglia che, nella qualità di
assessore all’urbanistica, è stato il responsabile dei progetti citati e consulente di fatto nei rapporti con la Soprintendenza, nel soccorso della quale si spera molto.
Giova ricordare che la riconferma è avvenuta malgrado i due consiglieri (Brunetti-Giliberti), che formavano con il Ventimiglia un gruppo consiliare a sostegno dell’amministrazione, seggano ora sui banchi dell’opposizione.
La seconda riguarda la nomina dell’assessore Gianfranco Puccio, com’è noto favorevole all’insediamento, nel nostro territorio, della famigerata “stazione di trasferenza” caldeggiata dall’impresa dei fratelli Catanzaro, con cui in precedenza il sindaco aveva discusso (ipotizzando anche un indennizzo per l’inevitabile danno ambientale, ma che poi, sotto la spinta dell’opinione pubblica osteggiò. Il nuovo assessore potrebbe essere l’uovo di colombo per riaprire un dialogo con i Catanzaro, proprietari della discarica di Siculiana, che, a detta del sindaco, avrebbero rifiutato l’autorizzazione di conferimento dei rifiuti al comune di Terrasini?
L’assessore Puccio potrebbe inoltre essere un ambasciatore tra l’amministrazione e quel che resta dell’Ato1 che il sindaco, a parole, sostiene di volere inchiodare alle proprie responsabilità per le carenze del servizio di raccolta e per la mancata attuazione di alcuni altri servizi previsti contrattualmente e regolarmente pagati dal Comune.
Come mai sia potuto accadere per tre anni quello che ora si strombazza di volere perseguire, è un mistero che potrebbero svelare forse solo l’assessore Puccio, ex consigliere di amministrazione dell’Ato1, ed il sindaco che, nella qualità di legale rappresentante del Comune, ha partecipato alle assemblee in cui si nominavano gli amministratori e si approvavano i bilanci.
Il cerchio sembra chiudersi ma potrebbero essere solo congetture e sospetti.
Diceva il saggio: il sospetto è l’anticamera della verità.
Ma io non sono “il saggio”.
E i giorni a fine anno vanno diminuendo . 86