IERI MATTINA(13/10), A CINISI, NEI LOCALI DI “CASA 9 MAGGIO” (EX CASA BADALAMENTI), SI È SVOLTA L’AFFOLLATA CONFERENZA STAMPA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “ONDA D’URTO”.
La conferenza è stata indetta dall'”Associazione Casa Memoria“, con la collaborazione di “Radio 100 passi”, l’Osservatorio sulla ‘ndrangheta di Reggio Calabria, e con il patrocinio della Fondazione per il Sud e il Comune di Cinisi.
Ha aperto gli interventi Giovanni Impastato, ringraziando i presenti e spiegando il progetto che prevede la formazione di 30 ragazzi, come tecnici audio e speaker, per far sì che a Cinisi , il Paese di Peppino Impastato, si possa attivare nuovamente una radio libera, gestita da giovani del territorio, che richiami l’esperienza della famosa Radio Aut negli anni 70.
Già in occasione delle manifestazioni dello scorso 9 maggio, all’interno di Casa 9 maggio, una stanza è stata adibita alla postazione radio, e ha trasmesso in diretta tutto l’evento.
È poi intervenuto in rappresentanza dell’amministrazione comunale il vicesindaco Aldo Ruffino, che ha ringraziato sentitamente l’Associazione Casa Memoria e la famiglia Impastato per l’impegno profuso in questi anni per diffondere la memoria di Peppino e del suo impegno contro la mafia.
Ha sottolineato come i suoi familiari siano stati spesso lasciati soli ed anche criticati da alcuni concittadini che hanno continuato a insinuare che l’attività per mantenere viva la figura di Peppino sia stata fatta esclusivamente a scopo di lucro e protagonismo.
Claudio La Càvera dell’Osservatorio sulla ‘ndrangheta, smentendo energicamente l’infamante tesi, ha sottolineato come, lo stesso Giovanni ha fatto dono di “Casa Memoria” (quella dove abitarono Peppino e sua madre) alla collettività. Ha proseguito in modo appassionato, facendo rilevare il rischio che tutte le attività portate avanti finora svaniscano e vengano dimenticate nel futuro, quando non ci sarà più la famiglia o i compagni storici a portarne avanti la memoria.
Per evitare questo rischio è necessario -ha proseguito La Càvera- che le amministrazioni locali si impegnino con maggiore intensità e che siano di supporto per la diffusione delle idee di Peppino sulla cultura della legalità e dell’antimafia, avvicinando la popolazione del territorio alla figura complessa di Peppino, che sopratutto nelle vecchie generazioni fatica ad essere compresa nelle sue varie sfaccettature.
Danilo Sulis, di “Radio 100 passi”, che ha ricordato i suoi trascorsi nel gruppo fondato da Peppino “Musica e Cultura” incarna oggi l’anima tecnica del progetto e ha tristemente notato come tutt’ora, in occasione del 9 maggio e delle iniziative intraprese dalle associazioni, nonostante ci sia l’affluenza di tanti ragazzi da tutta Italia e non solo, sia al di sotto delle aspettative la partecipazione dei concittadini.
Il vicesindaco Ruffino quindi, in una breve replica, ha promesso che impegnerà maggiormente l’amministrazione in questo progetto, facendo un appello di unità e di collaborazione alle associazioni presenti sul territorio, il cui fine comune dovrà essere di portare avanti le idee di Peppino e della cultura antimafia che devono diventare patrimonio di tutta la popolazione.