Alcuni impercettibili segnali di “cambio di passo” sembrano caratterizzare l’attuale fase amministrativa. Il Sindaco, ovviamente, ne è l’autore con una Determina, la n.14 del 21 nov. 2014. Vediamo di che si tratta.
“LOPINIONE” di
Giuseppe Ruffino
Vado con ordine.
Leggo la Determina del sindaco e ho un leggero sussulto: dopo mesi di contraddittorie decisioni e incomprensibili atteggiamenti amministrativi in cui il Primo Cittadino si è aggrovigliato fin dal primo giorno del suo mandato, irrompono oggi un paio di “novità” apparentemente marginali: la prima chiama direttamente in causa il Capo Area VI, arch. ALDO CARANO a cui viene tolto dal sindaco l’incarico dell’Urbanistica. Ricorderete tutti che l’architetto è stato al centro, nei mesi scorsi, di polemiche durissime e di denunce circostanziate all’autorità giudiziaria e contabile per la tettoia in metallo di Piazza Titì Cosiglio e per l’assenza di preventivo nulla osta della sovrintendenza.
L’Ufficio Urbanistica adesso passa al suo contiguo, l’ing. Tuttolomondo, ma l’asse decisionale di Carano resta sostanzialmente intatto, permanendo nelle sue mani le attività relative al Piano Regolatore. Tuttavia il segnale c’è, un po’ oscuro, ma c’è. Va solo interpretato.
La seconda novità, ma di segno opposto, riguarda l’ex direttrice della Biblioteca comunale, la dott.sa GRAZIELLA MOCERI che, a distanza di due anni, ritorna ai piani alti della dirigenza, in un contesto fra i più delicati e spinosi, l’Area “Affari Generali”.
Sarà un caso, ma l’azione di “cambiamento” avviata da Cucinella attraversa due “figure apicali” che, nello scacchiere politico-amministrativo, hanno avuto un ruolo, in tempi e modi diversi, in questi primi anni di governo del non più giovane avvocato (almeno dal punto di vista amministrativo): da una parte Carano, uomo di “peso” tra le stanze di Palazzo la Grua, da molti considerato colui il quale ha avuto ed ha in mano le sorti del territorio; dall’altra la Moceri, avversaria in campagna elettorale di Cucinella (durante un comizio gli rivolse un epiteto che rimarrà nella storia), fatta fuori senza tanti complimenti a spoglio ancora caldo. Oggi, metabolizzata la pubblica umiliazione, rientra a fronte alta.
In politica -si sa- nulla accade per caso, c’è sempre una logica, un senso, e soprattutto qualsiasi azione ha il fine ultimo di offrire un “segnale”. Chissà quale sarà quello che ha voluto lanciare Cucinella.
Si tratta di piccole virate o è l’inizio di un vero e proprio cambio di rotta?
È il tentativo di avviare pur fra mille contraddizioni, un diverso modus facendi che, in qualche modo, recuperi un minimo di credibilità rispetto al primitivo stile amministrativo da parte di chi, il Primo Cittadino, non è certo incline all’autocritica e ai ripensamenti?
Difficile da capire. Di sicuro sarebbe un maquillage in corsa molto arduo quello intrapreso da Massimo Cucinella, compito in cui pochi, nel passato, sono riusciti, se si considera fra l’altro che il tempo (prossime elezioni) non gioca certo in suo favore!
Potrebbe anche trattarsi d’altro, di terreno che scotta, di puzza di bruciato: troppe denunce, alcune pertinenti, altre pretestuose, ma pur sempre denunce, che stordirebbero chiunque, come quando i ganci al mento li ricevi su un ring.
Oppure, ancora, molto più semplicemente e con tutto rispetto, potrebbe trattarsi della presa di coscienza che la cittadinanza comincia ad averne piene le tasche e vuoti i risparmi!
Diamo tempo al tempo e capiremo meglio!