UN ARCOBALENO DI COLORI E PROFUMI APPRODA ALL’EXPO DI MILANO
Le notizie belle e buone sembrano essere ormai una rarità, come i tartufi di … Gazzara. E invece nella nostre scuole (parliamo di Terrasini, è ovvio) pare si sia in controtendenza.
Accade così che, dopo l’affermazione di un’altra classe, la quinta ‘A’ delle elementari dello stesso Istituto comprensivo, che si è aggiudicata il Primo Premio nel Concorso Nazionale “Cesar, Mons. Cesare Mazzolari” per il miglior cortometraggio sulla fame nel Mondo, ora “spunti”, sul sito dell’Expo di Milano, sezione “Nutrire il Pianeta”, un‘altra eccellenza: la classe prima ‘C’ degli studenti medi. Vi “spunta” con lo storico mercato de “la Vucciria“, poderoso simbolo di abbondanza.
SCRIVONO LE ALUNNE E GLI ALUNNI IN UN ELABORATO COLLETTIVO A CONCLUSIONE DELL’ATTIVITÀ SVOLTA:
Ma vediamo di capire meglio quali percorsi hanno seguito nel loro lavoro questi ragazzi. L’ho chiesto alla professoressa di Lettere Lavinia Spalanca, brillante “guida” di questi splendidi studenti, impegnandosi nel giusto modo in cui probabilmente lo stesso Guttuso avrebbe voluto.
Professoressa, l’idea come e da dove è nata?
L’idea di elaborare una riflessione scritto-grafica sul celebre dipinto di Guttuso “La Vucciria” è nata da una precisa richiesta della responsabile Media Arts di Milano Lucia Stellini. Avendo conseguito infatti quest’anno, con la mia classe III C dell’I.C.S. “Giovanni XXIII”, l’ambito premio nazionale Bic 2014, la referente della Media Arts – che aveva particolarmente apprezzato il lavoro degli alunni – mi ha generosamente coinvolto in questa iniziativa, sicura che gli studenti di Terrasini, avvantaggiati dalla vicinanza geografica alla realtà del mercato palermitano, avrebbero potuto esprimere con creatività e competenza le proprie emozioni suscitate dalla visione diretta del mercato, nonché – ovviamente – dall’osservazione del dipinto di Guttuso che lo raffigura.
Il metodo di “lavoro per gruppi” immagino vi abbia aiutato nel conseguire il risultato, o mi sbaglio? Lo si evince dalla relazione dei ragazzi (confronto-osservazioni, interpretazioni, emozioni …).
Per giungere a questo prestigioso risultato –ovvero la pubblicazione del nostro lavoro sulla rivista ufficiale dell’Expo Milano 2015– è stato necessario coinvolgere gli studenti in una stimolante attività di “cooperative learning”, ossia l’organizzazione per piccoli gruppi di lavoro funzionale alla realizzazione, tramite il confronto critico delle interpretazioni, di una relazione-commento sul quadro di Guttuso, accompagnata dagli elaborati grafici degli alunni. Gli studenti, guidati, oltre che da me, anche dai colleghi di Arte e Immagine, si sono confrontati a livello interpretativo –quali emozioni ha suscitato loro la visione del dipinto– ed espressivo –come restituire le suggestioni del quadro attraverso la produzione scritto-grafica. Un metodo che ha incrementato, senz’altro, l’apprendimento significativo degli alunni, incoraggiandone altresì la socializzazione.
“Introdursi” nell’Expo non sembrerebbe facile …
Non sembrerebbe facile in virtù della posizione periferica di Terrasini, e della Sicilia in generale, rispetto alla realtà nazionale. Si tratta invece di una marginalità solo apparente giacché la nostra cultura enogastronomica, portatrice di una sana biodiversità, costituisce un fondamentale antidoto alla globalizzazione. Terrasini dunque, con i suoi studenti desiderosi di apprendere e sperimentare in modo creativo, rappresentano la dimostrazione eloquente che la serietà dell’impegno può avere un immediato riscontro, anche in termini di riconoscibilità, a livello nazionale.
Una scuola viva, questa, che piace, che incide. Cos’altro aggiungere? A presro!