L’importante Convegno sul turismo organizzato da alcune sezioni del Lion Club (Carini, Partinico, Palermo), che si svolge questa mattina (sabato 24/01) nella Sala Convegni dell’Aeroporto Falcone e Borsellino, deve indurre i più attenti osservatori ad almeno una importante domanda: DOV’È FINITA TERRASINI?
Intanto partiamo dal tema del Convegno “L’importanza del turismo nel mondo del lavoro. L’aeroporto Falcone-Borsellino volano di sviluppo nel territorio”.
Praticamente c’è tutto. E, ovviamente, ci sono gli esperti e i super esperti come Antonio Mangia, presidente Aeroviaggi; c’è Salvatore Scalisi, direttore regionale ente bilaterale turismo siciliano; Giancarlo Azzolini, presidente dei giovani albergatori federalberghi Palermo. E poi ci sono i politici di rilievo da Leoluca Orlando sindaco di Palermo ad Antonio Purpura assessore regionale ai Beni culturali a Cleo Li Calzi, assessore regionale al Turismo. E poi sindacalisti e alti dirigenti aeroportuali. Naturalmente (siamo in territorio di Cinisi) non poteva mancare il nuovo ed attivo sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo.
Abbiamo letto da qualche parte che «ll convegno tenterà un’analisi globale per inziare un cambio di rotta che proietti l’Isola verso una gestione moderna del turismo …».
E Terrasini? Dov’è finita Terrasini? Che fine ha fatto la sua storica vocazione turistica, che indicò la strada al territorio circostante per decenni, capo fila del turismo siciliano (così si diceva e continua a dirsi di tanto in tanto) insieme a Cefalù dopo Taormina?
Terrasini non si trova nell’altro emisfero, sta qui, gomito a gomito con Cinisi; in linea d’aria è forse più vicina all’aeroporto, godendo dei vantaggi e degli svantaggi (inquinamento) tanto quanto altri centri vicini.
Forse le più straordinarie coste (le coste terrasinesi) della Sicilia occidentale sfuggono al potenziale “volano” connesso all’aeroporto? E scivola via il Museo Naturalistico Regionale di Palazzo d’Aumale, in assoluto fra i più importanti d’Italia?
Ma soprattutto a scivolare via come acqua piovana su un piano inclinato sembrano essere i rappresentanti dell’amministrazione civica di Terrasini, un tempo capofila in ambito turistico, oggi totalmente ignorati in questo Convegno di Punta Raisi.
È anche questo un segno tangibile e diretto del declino politico-progettuale del personale amministrativo terrasinese. Sarà possibile il “cambio di rotta” di cui anche e non solo nel Convegno, si discuterà questa mattina?
Terrasini ha già pagato diciannovemilacinquecento euro a una società che fornisce consulenze e che ha coniato il motto : Terrasini la costa del sorriso. Non ha bisogno d’altro, tanto, come sostiene il sindaco l’attività turistica nel nostro paese è in ripresa. Gli altri facciano pure i congressi…….
se si continua a non fare politica turistica è normale che una destinazione perisca, andate a vedere le referenze culturali degli assessori al turismo degli ultimi anni…. Forse in questi c’è colpa ma in chi li ha nominati c’è dolo.
Carmelo Catalano
Consulente Turistico laureato in Scienze del Turismo Culturale