QUIETE PUBBLICA: IL SINDACO INCONTRA I CITTADINI DEL CENTRO STORICO

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RICEVIAMO E BEN VOLENTIERI PUBBLICHIAMO IL RESOCONTO DELL’INCONTRO COL SINDACO MASSIMO CUCINELLA INVIATOCI DA UN GRUPPO DI CITTADINI RESIDENTI NEL CENTRO STORICO. L’INCONTRO, COME DA NOI PREANNUNCIATO NEI GIORNI SCORSI, SI È SVOLTO MERCOLEDÌ 18 MARZO ALLE ORE 16:00.

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Il Sindaco Massimo Cucinella

«L’incontro col Sindaco, che la delegazione dei residenti del centro storico aveva richiesto da qualche mese, finalmente è avvenuto. Tutti i richiedenti hanno partecipato all’incontro con passione e veemenza nel sottolineare al sindaco la situazione di disagio, meglio di sofferenza fisio-psichica ed esasperazione che ormai da tempo soffrono a causa del delirio musicale, schiamazzo, ecc., proveniente dai locali pubblici ubicati in piazza Duomo e zone limitrofe, in particolare in piazza Titì Consiglio. Il sindaco ha ascoltato tutti ed è sembrato turbato da quanto si diceva.

Si è reso conto che deve intervenire in prima persona nella qualità di Sindaco per arginare la situazione? Che così non si può più vivere a Terrasini in modo sereno? Che i suoi concittadini soffrono? Forse … Ma c’è un ma! Ne siamo sicuri? Il dialogo con i gestori dei locali da lui proposto, il contributo democratico o di buon senso, punto sacrale di un rapporto civile, è finalmente l’inizio di un modo diverso di vivere a Terrasini l’evento ludico? Oppure è un modo ulteriore per far scorrere altro tempo, per non far accadere nulla, lasciando così le cose come stanno?

Il dubbio c’è. A pensar male si fa peccato ma spesso si azzecca. E, poi, perché la richiesta da parte del Sindaco, di venirsi incontro, di permettere agli esercenti di bar e pub di lavorare? Come se i cittadini gli avessero chiesto di chiudere i locali! No. I cittadini non ne possono più di schiamazzi e di musica a tutte le ore del giorno e della notte ed ad altissimo volume.

Ma sta a noi verificare che ciò non accada. Noi, chi ? Noi, che viviamo qui, e tutte le persone di buona volontà che hanno a cuore le sorti di Terrasini. Noi che abbiamo preso coscienza che tutti insieme si può affrontare il problema e anche risolverlo. Come? Con le regole e con il rispetto, anche forzato, delle stesse. Esistono regole civili e tutti le devono rispettare. La nostra Costituzione, il Codice civile ed il Codice penale dettano norme di diritto a garanzia dei diritti del cittadino e nel contempo sanzioni per chi non rispetta la collettività. Anche il Codice della strada non scherza a tal proposito. Quindi basterebbe applicare la Costituzione, riproporre e far rispettare le leggi vigenti in Italia per ottenere un miglioramento nel vivere civile della collettività. E quando i singoli non vogliono rispettare tali norme, le nostre leggi prevedono sanzioni a tutti i livelli anche per tali eventualità: multe, chiusure locali, sospensione delle licenze, ecc., ecc., ecc.

Le ordinanze dei sindaci servono a questo, a dare delle regole nel rispetto delle leggi vigenti. La chiusura dei locali deve essere rispettata, e deve avvenire in orari decenti poiché i rumori per la chiusura degli stessi e lo schiamazzo dei giovani clienti, non finisce alla stessa ora, ma perlomeno un’ora dopo. In questo periodo gli abitanti di Terrasini sono sicuri di potersi addormentare all’alba.
È vergognoso!

Quindi tali regole non possono essere trasgredite, altrimenti si chiudano i locali! La musica, poi, che si suona all’interno di essi è sottoposta a misure restrittive. Non può uscire dai locali ed il suo livello, compresa la coibentazione degli stessi, non può superare gli 80 dB di valore. Le relazioni tecniche a firma di tecnici molto qualificati, che devono, per legge, essere presentate al Comune per ottenere la licenza a fare musica all’interno dei locali, è stata presentata da tutti gli esercenti dei bar e dei pub di Terrasini in questione? O il Comune non le possiede? Da studi scientifici, ormai arcinoti, si è dimostrato che il volume alto richiama consumo di alcolici e questo spiega il motivo per cui gli esercenti tendono a tenere la musica alta. Dal bere eccessivo, le possibilità che, poi nella notte sfoci in qualche rissa, il passo è breve. Deve essere vietata la vendita di alcolici e bevande alcoliche in bottiglie di vetro già non oltre la mezzanotte ed è vietatissimo vendere alcolici a minorenni.

Altra lamentela esposta al Sindaco è stata che tutti i muri del centro storico la notte vengono marcati di orina, le porte ed i muri delle abitazioni, i contenitori per i rifiuti e persino le piante e la scala delle Suore della Villa. La puzza è nauseabonda.

Si è richiesto poi al sindaco di dare al paese un sistema di videosorveglianza che copra i punti più nevralgici della cittadina in quanto, pare che il Comune sia carente di Vigili urbani e di quelli esistenti non si sa quale sia la funzione. In Paese se ne vedono pochi. Per quanto riguarda carabinieri e polizia, si sa che dalle otto di sera sino all’indomani mattina la caserma dei carabinieri è chiusa. Non sempre I carabinieri di Carini la notte rispondono o intervengono. Di giorno gli stessi sono pochi e, comunque, a loro dire, hanno le mani legate in quanto il Comune non detta norme restrittive agli esercenti dei bar e pub, utilissime per farli smettere di suonare e, soprattutto, per evitare risse notturne e altro. Essi fanno quel che possono. Ed è vero. Noi cittadini lo abbiamo constatato! Gli unici ad intervenire sono i carabinieri di Terrasini. Ma ciò non basta in quanto gli esercenti continuano a fregarsene di norme e vivere civile. Anche in questo caso il sindaco dovrebbe intervenire facendo sì che i controlli, da parte di vigili e carabinieri finiscano allorquando finiscono le attività concesse dal sindaco.

Tutti i partecipanti all’incontro, ed anche quelli che per motivo di lavoro o altro non sono potuti intervenire, sono fermi e determinati nella convinzione che ormai siamo arrivati al fondo e che ci vuole una svolta, un notevole cambio di passo che ridia alla piazza e a tutto il centro storico la sua giusta dimensione umana.

I firmatari sono decisi a portare avanti tutte le istanze affiorate, con la convinzione di non mollare, perseverare e denunciare fino a quando non si potrà vivere a Terrasini civilmente.
Sarebbe bello ritornare a passeggiare alla Villa, andare dove una volta si chiacchierava e si beveva un buon caffè senza essere disturbati se non dallo sventolio di un ventaglio o dal fruscio di un battito d’ali.
Grazie per l’ospitalità
.».

(Un gruppo di cittadini del centro storico)

 

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One comment on “QUIETE PUBBLICA: IL SINDACO INCONTRA I CITTADINI DEL CENTRO STORICO
  1. lo sapete che esistono già delle sentenze che puniscono severamente i titolari dei Bar che non rispettano le disposizioni sugli inquinamenti acustici, e che i permessi possono averli solo per 60 giorni all'anno? qui invece la legge non esiste la sentenza dice che basta la lamentela di una sola persona, se la musica in questione disturba solo una essa va risarcita ma se si suppone che essa cioè la musica possa disturbare il sonno di svariate persone essa va punita oltre che con la sanzione amministrativa anche con 3 mesi di carcere,,,, strano che a Terrasini non si applica la legge e si fa a scarica barile

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