PORTELLA DELLA GINESTRA: LA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI RICORDA L’ECCIDIO

E RIAFFERMA LEGALITÀ LAVORO SVILUPPO

 COMUNICATO STAMPA.

logo cia


Palermo, 25 aprile 2015Lunedì 27 aprile, dalle ore 9,30, nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni a Palermo, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, la CIA organizza l’iniziativa dal titolo “Gli agricoltori italiani in ricordo di Portella della Ginestra. Legalità, dignità, lavoro, sviluppo”.

L’iniziativa muove dai luoghi prossimi a quelli dei tragici eventi dell’1 maggio 1947 proprio per affermare l’attualità del richiamo ai principi fondamentali della giustizia e della legalità, beni preziosi ma non ovunque e non a tutti accessibili.1MAGGIOPORTELALGINESTRA

«Non possiamo che confermare il nostro impegno – ha detto Antonino Cossentino, presidente della Cia Palermo – nell’azione di contrasto alla mafia e di tutte quelle realtà che si sono battute per estirpare il fenomeno mafioso dalle nostre terre. Non a caso le cooperative Placido Rizzotto e Pio La Torre sono nostre associate, hanno sempre riconosciuto questo nostro ruolo. È importante continuare a sottrarre beni alla criminalità organizzata e affidarla nel più breve tempo possibile a realtà che siano espressione di legalità e produttività. Riteniamo importante rilanciare l’idea della Banca della Terra, affinché possa favorire l’inserimento dei giovani nel tessuto economico agricolo siciliano».

La CIA vuole dare, con questa iniziativa, il suo contributo affinché le eccellenze del “made in Italy”, bandiera dell’Expo di Milano, siano legate non solo alla qualità indiscussa delle produzioni agricole italiane, ma anche alla qualità e alla dignità del lavoro e della vita degli agricoltori.PORTELLA

Oltre ad Antonino Cossentino, all’iniziativa parteciperanno tra gli altri il presidente della Cia nazionale Dino Scanavino, il presidente di Cia Sicilia Rosa Giovanna Castagna, il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il capo dipartimento del Mipaaf Stefano Vaccari, il presidente della Cabina di regia della Rete del Lavoro agricolo di Qualità Inps Fabio Vitale, il segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso. E poi Antonio Allegrini della Direzione generale per l’Attività ispettiva del ministero del Lavoro e Valentina Fiore della presidenza di Libera.

 

_______________________________________________
(*) Il nostro giornale vuole solo aggiungere, in estrema sintesi, che le due date, quella del 25 Aprile (la Resistenza) e del 1° Maggio (Eccidio di Portella) si pongono in una continuità di ideali e di valori inscindibili (la Resistenza nel Nord contro il nazi-fascismo e in Sicilia contro la mafia e i suoi alleati). La strage di Portella delle Ginestre fu -alla luce dei più recenti studi e ricerche (si veda Casarrubea)la prima strage di stato del dopo guerra; il chiaro tentativo di soffocare sul nascere il grande movimento democratico guidato in primo luogo dai contadini poveri. “Provocazione” orchestrata dalla mafia siciliana e da Cosa nostra americana in combutta con gli agrari, il banditismo (Giuliano) e frange fasciste armate (X Mas di J.V. Borghese) sopravvissute alla guerra partigiana del Nord. Si voleva una reazione violenta generalizzata, il pretesto per spazzare definitivamente il movimento democratico che sorgeva dal basso. Grazie alla lungimiranza e al senso di responsabilità dei dirigenti sindacali e politici di allora (fra tutti ricordiamo Li Causi e Cipolla) non fu offerto loro quel pretesto.

Commenta su Facebook

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *