Nella giornata di ieri, sabato 2 maggio, seguiti passo passo dall’assessore al ramo, dopo alcuni giorni di interruzione sono riusciti, dall’alba al tramonto, a ripulire il paese. Stando al numero dei compattatori che hanno fatto la spola, sono riusciti a raccogliere quasi 60 TONNELLATE di rifiuti. Meritano un encomio pubblico perché questo va ben oltre il loro dovere. Infatti -come si ricorderà- non percepiscono lo stipendio da più di tre mesi, anche se l’assessore Puccio, l’altra sera in Consiglio, ha assicurato di aver trovato il modo, con i funzionari, di sbloccare la situazione.
Oggi il paese, che accoglierà migliaia di visitatori fra atleti e appasionati della tradizionale maratonina, non lascerà il brutto ricordo di una Terrasini invivibile.
Ieri (sabato) abbiamo seguito per qualche ora la loro grande fatica, abbiamo scattato numerose foto e abbiamo anche osservato un assessore all’igiene, unica “macchina” decente -ci si conceda la metafora- di questa amministrazione un tantino sgangherata, in un mare di inefficienze e difficoltà di ogni genere.
Il sanguigno Puccio non si è dunque smentito: potrà essere criticato quanto si voglia, ma poi sono i fatti a contare.
Ma c’è chi, nel suo piccolo, rema contro. Sono quei concittadini (per fortuna una esigua minoranza) che continuano a non capire -come documentano alcune nostre foto- che i rifuti vanno calati dentro i cassonetti e non fuori, così come un attimo dopo l’accurata pulizia è accaduto. Sono questi i comportamenti che sconfortano!
C’è o non c’è una Ordinanza del sindaco che regolamenta il conferimento dei rifiuti nei cassonetti? Bene, allora la si applichi in modo inflessibile.
Si disponga lo “straordinario” agli agenti di polizia urbana per questo tipo di sorveglianza (a distanza) e non per altri compiti istituzionali (pur importanti, ma non necessari come quelli previsti in Aula consiliare) poichè dove “maggiore” c’è, “minore” cessa. MA RESTANO INSOLUTI I PROBLEMI DI FONDO!
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