Sul problema della quiete pubblica serale e notturna, il “Comitato per il Centro Storico” passa dalle parole ai fatti e presenta una formale diffida (sottofirmata da numerosi residenti) contro il Primo Cittadino, inviata per conoscenza alla Stazione dei Carabinieri e al Commissariato di Polizia di Partinico. Intanto si apprende da fonti attendibili di minacce anonime e tentativi di aggressione fisica nei confronti di almeno un componente del Comitato Cittadino.
L’atto formale, predisposto dall’avvocato STEFANO VITALE, ha come oggetto “RICHIESTA EMISSIONE ORDINANZA SINDACALE“.
Della problematica più volte Terrasini Oggi si è ripetutamente occupato in modo circostanziato, dando fra l’altro notizia della costituzione del Comitato cittadino che già conta alcune decine di aderenti stanchi della situazione di totale anarchia che attanaglia la zona, rendendo insopportabile la vita dei residenti in «ogni ora del giorno e della notte».
La decisione del Comitato, forte e determinata, si è concretizzata dopo i numerosi quanto inutili tentativi di indurre il sindaco Cucinella ad assumere i necessari provvedimenti, primo fra tutti l’emanazione di una Ordinanza (l’ultima risale al 17 luglio del 2007), che regolamenti -si legge nella diffida- la “animazione” del Centro storico. Il termine “animazione”, contenuto nell’Ordinanza del 2007, oggi sarebbe un vero e proprio eufemismo se si considera che nulla appare più lontano dalla ricreazione dell’anima visti gli «episodi di teppismo che hanno già danneggiato le abitazioni del centro […]. Inoltre, è del tutto intollerabile -si legge ancora- l’uso spropositato di apparacchiature musicali ad elevato volume […], episodi di spaccio di sostanze stupefacenti e il consumo smisurato di alcolici […] , che fanno sì che nelle strade del centro si verifichino intollerabili episodi di vera e propria guerriglia urbana […]».
Permanendo questo stato di cose, il Comitato per il Centro Storico reclama l’adozione di precisi provvedimenti come la «regolamentazione degli orari di esercizi pubblici quali bar, pub e discopub e relativa apertura notturna; regolamentazione degli orari relativi agli spettacoli musicali durante gli orari serali e notturni; l’imposizione di divieto di vendita di alcolici in bottiglie di vetro».
Infine (ed è forse questo l’aspetto più importante) si chiede al Sindaco, in quanto massima Autorità di Pubblica Sicurezza nel territorio di sua competenza, di «sollecitare le locali Forze dell’Ordine al fine di porre la massima attenzione sulla sorveglianza relativa alla zona in oggetto per […] il ripristino della piena legalità […]».
Nei giorni passati sono anche circolate voci attendibili di lettere anonime contenenti pesanti minacce rivolte ad alcuni componenti del Comitato, oltre a tentativi di aggressione fisica il che, se fosse confermato, sarebbe gravissimo e bastevole per mettere in allarme i tutori della legalità e dell’ordine.
Tutto qui, e non è poco! Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni.
INTANTO ECCO DI SEGUITO LA COPIA INTEGRALE DELLA DIFFIDA PROTOLOLLATA NELLA GIORNATA DI IERI, MERCOLEDÌ 17 GIUGNO.
Se per reclamare la regolamentazione di alcuni aspetti sensibili i cittadini sono costretti a costituirsi in comitato e a presentare tramite un legale la richiesta del rispetto dell'ordinanza emessa nel lontano 2007 ormai obsoleta e l'emissione di una nuova che regoli l'attività degli esercizi pubblici, è evidente che ci sia qualcosa che non va nel rapporto tra i cittadini e la "loro" amministrazione.
NON CI DOBBIAMO MERAVIGLIARE SE ORMAI LA QUIETE PUBBLICA, IL RISPETTO E IL DECORO SIANO UN LONTANO RICORDO… CON TUTTA LA GENTE CHE PASSA LE GIORNATE A DISCUTERE A CHI INTITOLARE LE STRADE è OVVIO CHE POI I PROBLEMI IMPORTANTI COME QUESTI VENGONO TRALASCIATI… CI ASPETTIAMO ORMAI SOLO IL PEGGIO…