INTERVISTA ALL’AUTORE
Incontriamo Giacomo Greco, autore della raccolta intitolata “Poesie e racconti” che verrà presentata domenica 16 agosto alle 19:00 presso Villa Adriana, a cura dell’Associazione Culturale “Così, per … passione!”.
ll recital sarà accompagnato dalle note musicali di Marco Castello.
-di Giulia Randazzo-
Il titolo ci fa dedurre la tipologia narrativa, sono poesie e racconti appunto: l’ispirazione?
«La vita è ciò che mi ispira: sono attento a tutto ciò che mi circonda e mi incuriosisce, stimolando la mia immaginazione. Ma attraverso la scrittura riesco a dar voce anche all’inconscio, quella parte di noi che rimane sepolta, nascosta e che tramite un guizzo, uno stimolo riesce a saltar fuori ed emergere proprio attraverso la poesia».
Da dove nasce questa passione per la scrittura?
«Scrivo e raccolgo materiale da anni, ho già pubblicato una raccolta nel 1993 e dopo più di vent’anni mi sembrava fosse giunto il momento di tornare alla “ribalta”!».
C’è un tema ricorrente nella sua poesia e nei racconti?
«Si può affermare che il filo rosso che lega i testi, il cui tema principale è la vita in tutti i suoi aspetti, anche quella interiore, è la nostalgia: di un tempo che non tornerà più e che non è sufficiente alla realizzazione di sé e delle proprie aspirazioni».
“Carpe diem” dunque?
«Sì, nella raccolta si può intravedere il tema del “cogli l’attimo che fugge” ma anche del rimpianto, a livello personale, ma anche sociale, storico».
Possiamo definirli racconti autobiografici?
«Non del tutto: i fatti e le storie che narro non sono necessariamente vissuti in prima persona, ma osservati, registrati e portati sulla carta attraverso l’immaginazione poetica. Lo scopo, partendo dal particolare, cioè dalla mia esperienza personale, all’universale, è di scoprire l’intero senso della vita o, quantomeno, di indagare e comprendere il senso della vita di ogni singolo essere umano. Il mio lavoro, attraverso la narrativa, è di osservare, raccontare e cercare di dare risposte».
Ci sono degli autori con i quali si rispecchia maggiormente?
«Sono un lettore precoce, leggo da sempre di tutto, ma gli unici che meglio riescono a dar voce alla mia visione del mondo sono i grandi autori siciliani, da Pirandello a Sciascia. Ma posso dire, a buon diritto, di non sentirmi legato a nessuno in particolare, avendo appreso da tutti l’amore per la scrittura!».
A domenica 16, dunque, alle ore 19:30 a Villa Adriana.