CON VIDEO
DOPO I SIGILLI DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA ALL’IMPIANTO DI PRETRATTAMENTO FOGNARIO, SIAMO TORNATI SUL POSTO IL GIORNO DOPO CON LA VIDEOCAMERA. ECCO COSA ABBIAMO FILMATO.
La prima cosa che ci viene in mente è questa: chi ama Terrasini, deve necessariamente parlare -quando è utile e necessario- anche di quel che non va.
Nascondere la realtà, ammantarla di sorrisi forzati, non è mai un bene.
Fa male al turismo, quello che sbandieriamo ai quattro venti, ma di cui non conosciamo l’esatto valore e significato.
Fa male perchè, chi va in giro per il mondo e passa da Terrasini, queste “cose” le avverte subito. Non torna più!
Il sindaco invece ha dichiarato più volte che il mare di Terrasini non è inquinato e si è fatto forte dei risultati delle analisi chimiche e battereologiche che nessun cittadino ha mai visto; però questa estate ha disposto il divieto di balneazione alla “Praiola”, che ha fatto togliere magicamente dopo pochi giorni (lo sappiamo, lo ha fatto per amore … nascondendo la sporcizia sotto il tappeto) e ha ultimamente dichiarato a una importante testata giornalistica, che gli sversamenti in mare non sono liquami. E cosa allora, acqua piovana (certo, anche) pure quando non piove?
In occasione dei sigilli disposti l’altro ieri dall’Autorità giudiziaria per inadempienze e omissioni, ha sviato il discorso sull’impianto di depurazione che ha da venire. Cosa c’entra il depuratore, che non esiste ancora, con l’ordinaria manutenzione di un piccolo impianto di pretrattamento che i nostri padri (quelli con i veri attributi) hanno realizzato per noi (oggi sigillato) e che ci ha onorevolmente servito per almeno 40 anni?
Sappiamo che le responsabilità non sono soltanto dell’attuale amministrazione, ma da spalmare (bel termine “spalmare”) per lo meno sulle due ultime amministrazioni. Ma questo cambia poco o nulla anche perché l’attuale sindaco faceva parte sia della precedente che della precedente ancora.
IL VIDEO
Non ci sono parole per descrivere il senso di impotenza che ci assale assistendo a spettacoli come quello chi il video, opportunamente, ci mostra in tutta la sua crudezza. Impotenza perché in questo caso, come per i tanti che in passato sono stati evidenziati, le denuncie non sortiranno alcun effetto concreto. Chi ha consentito questo scempio rimane seduto comodamente sulla propria poltrona, nessuno ha sentito il bisogno di dimettersi e nessuno ha pagato o pagherà. Stupisce, più che ogni altra cosa, il disinteresse e l'assuefazione dei cittadini che non hanno mai ritenuto di dovere fare sentire la loro voce anche sollecitando i propri rappresentanti in consiglio comunale a svolgere quel ruolo di controllo ed indirizzo che è nelle proprie prerogative. Sono passati quattro anni, il loro mandato sta giungendo al termine e non sono stati capaci di condurre in porto la realizzazione del depuratore. Quello che stupisce è che hanno iniziato le grandi manovre in vista delle prossime elezioni. E noi cittadini, pensano, rimarremo a guardare sconsolati, come di fronte a queste cascate, che sono un triste spettacolo di "fogna".