Ieri, domenica 15 novembre, è stata la giornata del “già visto”. A sei mesi dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco, da una parte esce allo scoperto, confermando la sua collaudata “arte stupefacendi”, una vecchia “gloria” della politica locale, l’arch. MANLIO MELE, da molti anni quasi assente da Terrasini. Dall’altra, nelle prime ore del mattino, il MOVIMENTO 5 stelle aveva dato vita a una nuova “incursione igienica”, questa volta a “Grotta Perciata”. Una ulteriore conferma, questa, della sua spiccata propensione alla “fatica di Sisifo”.
Piazza Titì Consiglio, luogo simbolo della vittoria contro i “mostri”, diviene così, per un paio d’ore, il punto d’incontro in cui rivivono le immagini di un ventennio fa e l’occasione per qualche giovane (pochini presenti) desideroso di orientarsi fra passato e presente. Sembra la parodia di una fiction televisiva del tipo “Questo è il mio paese”.
Molti -così com’era stato ampiamente previsto- i cittadini presenti alla “prima assoluta” grazie alla messa in moto della “Rete” (Internet) e alla capillare distribuzione di inviti cartacei. Ma soprattutto la curiosità ha catalizzato l’attenzione. E Mele non è andato al di sotto delle aspettative nel dosare la conferma o meno della sua “discesa in campo”: la suspance fa montare l’onda.
L’incontro inizia col minuto di silenzio per le vittime di Parigi accompagnato dalla Marsigliese e dalla straordinaria mitica Edith Piaf; faretti, amplificazione, bandiera francese pendente da un lato di un gazebo e una piccola pedana poco distante su cui prendono posto lo stesso Mele e il giornalista Massimo Di Martino, terrasinese d’adozione, che darà vita a una sorta di intervista a tutto campo, aprendo anche agli interventi dal pubblico. Infine le sedie, che disposte geometricamente ai lati, conferiscono all’evento la sapiente pennellata di chi sembra far sul serio.
Ovviamente, come capita in queste occasioni, la carne al fuoco è molta e il fumo altrettanto. Staremo a vedere quanto durerà la carbonella ardente.
I Grillini, dopo il nostro servizio su Grotta Perciata imbrattata di “affettuose” scritte amorose, lo avevano preannunciato: domenica mattina tutti alla Grotta!
Assente il sindaco, muta l’assessora, latitante la Sovrintendenza, il Movimento 5 stelle di Terrasini parte lancia in resta alla volta della Grotta meliana (del poeta Meli). Per fortuna si rendono conto che mettere mano alla sverniciatura delle scritte sarebbe un grave azzardo. Si limitano così, guidati dalla Signora Eva Deak, a cancellare il possibile, sfregando leggermente con un pezzetto di roccia raccattato da terra. Il risultato sembra ottimo. E lì si fermano.
Poi si rivolgono a ripulire la zona dai soliti rifiuti (lasciati dalle persone, non certo dall’amministrazione che, da parte sua, non interviene da mesi. Da qui l’immagine di Sisifo. Solo che loro, i grillini, non spingono l’enorme sasso, ma l’enorme sacco).
Ma bisogna pur dire che nulla di elettoralistico riveste questa iniziativa, essendo noto come questo Movimento da gran tempo è attivo e presente sul versante del decoro e dell’igiene pubblica. Ma come convincere i cittadini che non si tratta di pura propaganda a ridosso della campagna elettorale?
Su come la pensiamo in questo genere di iniziative abbiamo già largamente scritto. I cittadini, in ogni caso, vanno riacquistando la consapevolezza che gli sporadici interventi di pulitura da parte della società civile lasciano il tempo che trovano. Confidano infatti sulla necessità di individuare una classe politica competente a cui affidare, per mandato istituzionale, la gestione del bene comune e a cui chiedere conto e ragione (ma non bisogna sporcare, cittadini!).
Nobili dunque simili iniziative, ma poco incisive in assenza di un autentico progetto politico-amministrativo (che ancora non spunta), che indichi una vera inversione di marcia.
Sono in molti a sperarci!
sarebbe la realta’ piu Bella ,per questa mia amata Terrasini…gli anni piu belli e piu prosperi sono stati quelli in cui,proprio Manlio Mele era al timone di un paese in decliino.Pulizia turismo,ottimismo e tanto altro si respirava in quei fantastici anni 90″.Che questa scena gia vista come voi redattori la chiiamate,Che pur venga.In Bocca al lupo caro Manlio.