Eran venti, eran giovani (e vecchi) e forti …
Una prima e veloce panoramica sul nuovo
assetto del consiglio comunale di Terrasini.
Erano venti, ora sono sedici. I lati positivi sono che i consiglieri comunali eletti non dovranno stare più gomito a gomito incastrati nelle pesanti sedie dell’Aula Falcone e Borsellino e il pubblico non sarà costretto a osservare il lato B dei consiglieri seduti alla fine del tavolo a ferro di cavallo. Meno posti, più spazio.
Quello negativo è che il dibattito politico in aula – già molto povero durante l’ultimo mandato – rischia di esserlo ancora di più. La speranza, insomma, è meno quantità più qualità (almeno dalle new entry).
Ma chi entra e, soprattutto, chi esce dal consesso civico terrasinese? Vediamo.
Tra i confermati il sempiterno Giuseppe Caponetti, entrato per la prima volta in consiglio comunale quando ancora non esisteva internet e i telefoni cellulari erano un lusso per pochi.
Ritorna pure Gianfranco Puccio che ha dovuto però cedere lo scettro del primo posto in lista a Antonella Galati, new entry che sostituisce il marito Filippo Tocco.
Un Filippo Tocco – eletto in una delle liste che appoggiavano Giosuè Maniaci – in consiglio comunale ci sarà ancora, ma si tratta solo di un curioso caso di omonimia.
Donne, donne, donne. Per la felicità dell’onorevole Pippo Gianni la cui misoginia politica è ben nota, in consiglio saranno sei le esponenti del gentil sesso. Oltre alla Galati, siederanno le riconfermate Virginia Ferrigno e Graziella Ventimiglia, mentre per Rosaria Li Cavoli, Eva Deak e Arianna Fiorenza si tratta della loro prima esperienza.
Ha riconfermato il seggio Nunzio Maniaci. Eletto con una lista civica andrà a comporre il gruppo del PD insieme alla Fiorenza e a Eduardo Cammilleri, prima volta anche per lui.
Ritornano tra i banchi dell’opposizione Dario Giliberti e Fabio Viviano. Gli faranno compagnia i volti nuovi Antonio Militello e Nicola Ventimiglia, quest’ultimo prende il posto del papà Filippo, oltre al riconfermato Mimmo Di Mercurio.
Chi invece non ce l’ha fatta?
I quattro posti in meno condannano alcuni veterani. Restano a casa infatti Salvo Brunetti, Antonello Randazzo, Carlo Serio e Onorato Ventimiglia detto Norino.
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P.S. Il Giuseppe Ruffino candidato in una delle liste collegate a Massimo Cucinella NON è il nostro direttore. Anche perché di voti ne avrebbe presi -1.
Comunque ancora troppe facce vecchie presenti….speriamo non siano un ostacolo per la fiducia che si respira…..