Dopo il comunicato dei primi di maggio che ne annunciava la sua nascita, il comitato per la tutela del territorio di Terrasini, promuove una giornata di riflessione e di proposte affinché si stabiliscano regole precise ed efficaci che impediscano la cementificazione selvaggia in atto da alcuni anni.
L’incontro è fissato per domenica 16 luglio dalle ore 10 in Piazza Falcone e Borsellino e proseguirà fino a sera.
Al comitato, costituitosi lo scorso 3 maggio, partecipano diversi cittadini da tempo preoccupati per quanto sta avvenendo nel territorio del nostro Comune, uno dei centri italiani in cui, ogni giorno di più, appaiono gravi i processi di cementificazione e di consumo del suolo. Il moltiplicarsi di lottizzazioni e di costruzioni di ogni tipo sta modificando in maniera irreversibile i caratteri del paesaggio di questo tratto costiero della Sicilia occidentale, con la scomparsa di intere zone verdi del territorio, si legge nel comunicato.
Il comitato ha posto l’attenzione sulla situazione allarmante sul piano ambientale anche per la progressiva perdita delle caratteristiche identitarie della nostra cittadina.
Non vi è dubbio, si legge sempre nel comunicato di maggio, che tali esigenze siano state trascurate da parte di chi ha avuto il compito di provvedere. In particolare l’attuale Sindaco, nonostante governi da ben 7 anni, non ha mostrato sinora alcuna credibile volontà di dotare il Comune di un Piano Urbanistico Generale.
Nelle intenzioni del comitato vi è quello di proporre concretamente l’avvio di una serie di accertamenti ed atti, ma anche di azioni dimostrative (come quella di domenica prossima), per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica di Terrasini su questa tematica.
Sicuramente il comitato è espressione di amore verso la propria terra, giusto sottolineare che la cittadina con carattere turistico non deve diventare piena di cementificazione, giusto sottolineare i vari recuperi da fare nel centro storico, sarebbe molto giusto sottolineare che ci vuole un depuratore che potesse rendere le acque balneabili non inquinate, sarebbe molto giusto avere una amministrazione con cultura ambientale oltre che con competenze di economia manageriale, poi ogni strumento adottato con le regole adatte ai luoghi va benissimo, ma ci vogliono le idee chiare e bravi amministratori