Nel Bicentenario della morte del grande Poeta siciliano fervono i preparativi del Convegno Internazionale che si terrà a Palermo dal 4 al 7 dicembre.
A CINISI E TERRASINI LA PRESENZA DEI CONVEGNISTI NELLA GIORNATA DI DOMENICA 6.
Incontreranno studenti e docenti della scuola Primaria e Media coinvolti nell’evento. Un particolare momento sarà dedicato alla visita dei luoghi che furono frequentati dal Poeta nei cinque anni in cui visse fra i nostri borghi di allora. Intervista-video del Prof. SALVO ZARCONE in esclusiva al nostro giornale.
Sta tornando … Anzi è già qui l’ Abate Meli. È arrivato con “l’apuzza nica nica” a cui “scucari meli” e “la fata galanti” a braccetto. Qualcuno, addirittura, giura d’averlo intravisto “ddà susu a lì carrubbi” (ammesso che ve ne siano ancora).
Ma L’Apuzza tutto era fuorchè l’ape. Eppure schiere di maestre maritate, ma ignare, e di maestri impudenti continuarono, nei decenni trascorsi, a farla recitare a memoria a intere generazioni di bimbi e bimbe.
E allora, fuor di metafora, dal 4 al 7 dicembre, quando si svolgerà a Palermo il tanto atteso Convegno Internazionale sulla figura e le opere del grande poeta dialettale siciliano, sicuramente qualcuno richiamerà anche l’aspetto erotico contenuto in molte celebri composizioni dell’abate-medico-poeta.
Ma entriamo ora, piuttosto, nell’evento che si preannuncia denso di iniziative e appuntamenti di grande spessore culturale.
Il Convegno è organizzato dal Centro Studi Filologici e Lingustici Siciliani (diretto dal Prof. Giovanni Ruffino) e dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, oltre al Patrocinio di numerosi Enti fra cui i Comuni di Cinisi e Terrasini.
Con questo importante appuntamento, che vedrà l’arrivo a Palermo di decine di studiosi provenienti da ogni parte d’Europa e d’Oltreoceano, coincide la pubblicazione dell’opera omnia del Poeta, una straordinaria iniziativa editoriale mai prima tentata, che sta già facendo “impazzire” i cultori del Meli. Se ne è incaricato l’Editore “Nuova Ipsa”. Dunque, un avvenimento nell’avvenimento cui si affianca un delizioso docu-film intitolato “Verso Meli – il galante conversatore” (“Nuova IPSA Editore” e “Allunaggio Film”) [clicca qui per l’anteprima del film], già proiettato al Jolly di Palermo l’1 ottobre scorso alla presenza del sindaco Orlando e dell’assessore alla cultura di Cinisi Nicchi oltre a numerosi studiosi e appassionati.
«Il docu-film – si legge nella scheda di presentazione – ha il merito di attualizzare la figura di Giovanni Meli (magistralmente interpretato da Salvo Piparo), riportando in vita attraverso un percorso costellato da tappe suggestive che ne evocano la memoria, i luoghi, le vicissitudini, insieme alle opere». Altri gradevolissimi interpreti Chiara Muscato nella parte di Vincenza e Dario Raimondi nella parte di Antonio, giovane studioso alla “ricerca” del Poeta.
Ma attenzione, il DocuFilm, in cui compaiono scorci di Cinisi e Terrasini, sarà proiettato anche a Cinisi il prossimo 6 dicembre.
Prima si accennava anche al patrocinio (senza alcun onere di spesa) dei nostri due Comuni contigui. Perché proprio Cinisi e Terrasini? A Cinisi – com’è noto – Meli visse per un buon lustro da medico condotto (non da abate, poiché non lo fu mai); la vicina Terrasini, invece, divenne meta di occasionali “gite” alla ricerca di sensazioni nuove e diverse. In questo vasto territorio, fra monti e mare, egli spaziò, inerpicandosi sul granito della Grotta Salina (Cinisi) o discendendo di quando in quando sulle rocce marnose lambite dal mare di Grotta Perciata (Terrasini), dove c’era ad attenderlo la “sua” mitica seggia modellata per lui dalla natura. Entrambi questi due ameni borghi, sprofondati nella pace e nel silenzio del Settecento furono, dunque, fonte prediletta di ispirazione e riflessione.
[Si fa notare che su quei due suggestivi siti naturali prima citati, c’è da aggiungere dell’altro. I giorni nostri – ahinoi! – ci offrono la dimostrazione dell’incuria, che più del trascorrere del tempo corrode. Ce lo ricordano, in modo particolare, l’esperienza narrata da FRANCESCA RANDAZZO (Grotta Salina imbrattata) e un video con la testimonianza sul posto di ANDREA BARTOLOTTA (la Sedia distrutta a Grotta Perciata). Sia la narrazione di Francesca che la testimonianza filmata di Andrea saranno pubblicati da Terrasini Oggi nei prossimi giorni)].
Domenica 6 dicembre, dunque, prenderanno forma e sostanza, nei nostri due Comuni, stimolanti momenti di incontro, mostre fotografiche dei luoghi meliani, ecc. Coinvolte – come si diceva, ma di questo parleremo presto nei prossimi giorni con interviste e maggiori dettagli – associazioni culturali, singole individualità del territorio oltre alle Istituzioni locali, ma soprattutto le scuole Medie rivestiranno un ruolo centrale.
Ovviamente il Convegno non sarà solo questo. A Palermo, venerdì 4 dicembre alle 15.30, nella magnifica Sala Magna di Palazzo Steri, dopo i rituali saluti dei rappresentanti delle Istituzioni regionali e dell’Ateneo, si aprirà un ricco confronto fra gli studiosi di diversa scuola e provenienza geografica.
I lavori – stando al programma ancora in via di definizione – saranno aperti a Palazzo Steri dalla prolusione del Prof. SALVO ZARCONE (Palermo) e proseguiranno nei tre giorni successivi (mattina e pomeriggio) fra la Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile e il Teatro Massimo con la parentesi della domenica a Terrasini e Cinisi (Palazzo d’Aumale e visita a Grotta Perciata; nel pomeriggio a Cinisi con iniziative culturali varie, tra cui la proiezione del DocuFilm su Meli).
Ma il Meli – preme qui ricordare in chiusura – non fu solo poeta, ma anche pensatore. Nelle “Riflessioni sullo stato presente del regno di Sicilia (1801) intorno all’agricoltura e alla pastorizia”, ad esempio, rivelò uno spirito di pensoso riformatore, evidenziando in modo chiaro e preciso le profonde ingiustizie sociali del suo tempo.
“Terrasini Oggi” continuerà a tenere ancora accesi i riflettori sul grande evento, tornando nei prossimi giorni con maggiori dettagli sul programma e con interviste soprattutto in riferimento alle iniziative in programma fra Cinisi e Terrasini.
L’intervista al Prof. Salvo Zarcone, docente di Letteratura italiana -Università di Palermo-
Per favore dite ai convegnisti che la Grutta pirciata è impraticabile per lavori, non dite loro ca c'è la munnizza e li scritti di li vandali. Chissà cosa avrebbe detto l'"Abate Meli" trovando la sua sedia distrutta e le rocce imbrattate, forse: minchia chi schifiu!