Un calendario abbastanza nutrito di iniziative ci riserva il Natale ormai alle porte: a CINISI si ripete il grande successo del “Presepe vivente”, lo spettacolare presepe artistico semovente e la 2ª Edizione del “Natale in villetta”. Terrasini, invece, salva l’onore grazie all’ormai consolidata Mostra di presepi tradizionali giunta alla 4ª Edizione, e con “Uniamo le Mani tra Sogni e Note Natalizie” alla sua 8ª Ediz. E infine gli alberi: ecosostenibile quello di Cinisi in Piazza Vittorio Emanuele concepito sul filo della creatività; a TERRASINI, invece, nulla di nuovo aleggia in Piazza Duomo con la “giostrabete” già vista (!) lo scorso anno.
di Giulia Randazzo
“INNOVARE NELLA TRADIZIONE”? Be’, ci può anche stare. E allora cominciamo da Cinisi, dove quell’espressione, nel clima prenatalizio, maggiormente pende. La sensazione infatti è che anche stavolta Cinisi decide di sorprenderci col suo spirito creativo-innovativo incastonato nella “tradizione”.
E Terrasini? Appare molto più tradizionali della stessa tradizione, cioè immobile. Sembra proprio non andare più a genio, nella cittadina marinara, la creatività che innova, quella sana ventata di aria fresca che spazza via la grigia ripetitività. E dire che era sempre stata la capofila del trasgressivo-creativo. Oggi sembra invece albergarvi la stanchezza …
Fa parte della “tradizione”, per esempio, che un paese che si è fregiato d’essere (stato) la “Perla del Golfo”, tra i primi “poli turistici” della Sicilia, non abbia in quest’occasione un minimo di programma? Niente mercatini natalizi (che probabilmente anche la frazione di Purgatore “dove perse le scarpe il Signore” saprebbe organizzare); niente concerti di beneficenza, niente “presepe vivente” … insomma, un presepe … “morente”!
È tradizione che nella celebre Piazza Duomo, motore pulsante del turismo locale e centro della vituperata “movida”, l’”albero” di Natale, soffocato da tende ad ossigeno, sia un garbuglio di legname disadorno illuminato “anticchia sì e anticchia no” per sparagnare l’intermittenza?
Ma nel complesso a salvare un po’ la faccia ci ha pensato l’Associazione culturale di Ino Cardinale “Così, per … Passione!”, che anche quest’anno organizza nell’ex Antiquarium (ma quando si decideranno di intitolarlo come dio comanda?) la Mostra dei Presepi, giunta alla 4ª Edizione, intitolata “Intorno al presepe: idee, emozioni, sensazioni”. Quest’anno dicono siano più belli e numerosi degli altri anni.
(N.B. alla mostra di Terrasini e al presepe semovente di Cinisi dedicheremo nei prossimi giorni un servizio specifico).
E poi – ancora a Terrasini – non si può non citare anche l’Associazione “Forza e Cultura” di Rosa Messina con il Concerto di Natale “Uniamo le Mani tra Sogni e Note Natalizie” giunto all’8ª Edizione. Tenori, soprani e musicisti si alterneranno venerdì 18 Dicembre alle ore 21:00 nella Chiesa Maria S.S. del Rosario.
Le tradizioni si sa, sono intoccabili. E allora a nulla valgono gli sforzi dell’Assessora alla Cultura Rosa Maria Viviano, rea di voler spazzar via queste antiche e consolidate usanze per dare linfa vitale al paese, mettendo in atto delle “ribelli” (ma, attenzione, solo sulla carta) manifestazioni celebrative. «Non possiamo pubblicare un programma perché, sebbene in teoria ci siano le proposte, non è stato ancora approvato il bilancio».
Bella giustificazione. Traduciamo in favaruttaro questo giro di parole tipico del politichese: Picciotti, picciuli un cinn’è. Rimarranno teoria le sue proposte, aria fritta, fuffa insomma.
Dunque le “casse del Comune sono a secco” è ormai un disco rotto che, per magia, dovrebbe assolvere tutto e tutti, ma così anche la fantasia si rinsecchisce, uccidendo l’estro e la creatività, la voglia di “spingere” la comunità verso qualcosa che possa unire per vivere (non solo) lo spirito natalizio in maniera diversa, più intima e lontana dai fasti e dai festini capodanneschi innaffiati da fiumi di champagne “alla faccia dei gufi”, come accaduto lo scorso anno quando – confessa candidamente l’assessora – furono «trovati i fondi» per la Spagna e Minutella.
Una strana inquietudine mi prende sentendo le giustificazioni della dottoressa Viviano, soprattutto se messe a confronto con quanto ci spiega Gianluigi Chirco, il nuovo Presidente dell’Associazione di Cinisi “Officina Rigenerazione”.
Chirco ti spiazza con la sua positività e schiettezza nell’affermare che le difficoltà nell’organizzare degli eventi in prossimità del Natale ci sono, ma altrettanti sono i benefici, i vantaggi che una comunità può ricavare da essi.
«In poco meno di due mesi noi ragazzi dell’associazione abbiamo organizzato il “Natale in villetta”, una manifestazione che rivive quest’anno dopo il successo dell’anno passato grazie non solo alla voglia di fare di un gruppo di giovani un po’ folli e sognatori, ma anche di singoli cittadini che hanno dato il loro contributo a titolo gratuito al fine di realizzare un programma di eventi (tombolone di beneficenza, mercante in fiera cinisaro, laboratori di fotografia per i più piccoli, degustazioni e spettacoli) il cui scopo è essenzialmente quello di sentire il Natale come momento di aggregazione della comunità – precisa Gianluigi- e il tutto a costo davvero irrisorio, poiché abbiamo ricevuto contributi offerti dai commercianti della zona che sono diventati i nostri sponsor».
Un calendario ricco di eventi, nati quasi dal nulla, con nobili scopi quelli dei ragazzi della “Officina Rigenerazione” il cui ricavato andrà infatti a sostegno della “Associazione Zangara”, dedita agli anziani e ai disabili alla quale negli ultimi mesi sono stati tagliati tutti i fondi.
Facciamo due conti. Officina Rigenerazione, insieme con altri gruppi del territorio, sostiene che i costi siano stati bassi a fronte di una manifestazione che durerà esattamente un mese (tutti i fine settimana dal 6 Dicembre fino all’Epifania). Non solo. Riusciranno anche a fare della beneficenza, a divertirsi in comunità, a coinvolgere le famiglie «perché, in un momento storico difficile come questo – si legge nel loro comunicato stampa – lavorare, stare insieme, sporcarsi le mani e i vestiti, cantare, mangiare insieme ed educare i bambini a fare altrettanto sono i modi migliori per combattere la negatività».
Dal canto suo l’assessore alla Cultura di Cinisi, Angelo Nicchi, ci spiega che riuscire ad organizzare per tempo un programma natalizio non è poi così complicato neanche dal punto di vista economico: «In programma ci sono concerti del coro della parrocchia, la tombolata sociale, il presepe vivente e quello artistico semovente di Giacomo Randazzo, un’esposizione in scala di grande rilevanza storico-culturale in cui la magica atmosfera del Natale è in perfetta armonia con la rappresentazione dei mestieri, delle arti e della tradizione siciliana, in gran parte in via di estinzione. E il tutto nasce, come “Settimana della Cultura”, senza un euro in bilancio, e nulla avremmo potuto fare senza le associazioni (Zahara, Casa Memoria, Officina Rigenerazione, Parrocchia Santa Fara), oltre al coinvolgimento importante delle attività commerciali e di singoli imprenditori di Cinisi che credono ogni anno nei nostri progetti».
Non ci sono dunque bauli zeppi d’oro e stanze stipate di monili a Palazzo dei Benedettini. «Assolutamente no – dice Nicchi – la vera fonte inesauribile e preziosa sono le ingegnose menti dei nostri giovani, le idee creative delle associazioni, la forza di volontà dei cittadini che vogliono essere coinvolti».
Brava Giulia, hai riportato dell'intervista, da buona aspirante articolista, ciò che ti piaceva riportare.
ciao