TORRENTE FURI. La scorsa settimana il Sindaco Maniaci riceve una delegazione dell’Associazione “FORUM AMBIENTE CALA ROSSA e PEPPINO IMPASTATO Cinisi-Terrasini”. Oggetto dell’incontro: “IL FURI”, di cui abbiamo dato notizia. Il torrente, come è noto, origina dai monti di Cinisi e segna i confini fra i due paesi, attraversando in un canale sotterraneo parte dell’abitato di Terrasini, per sfociare nel porto peschereccio. È arcinoto, infatti, che nel canalone sottostante sversano liquami di ignota provenienza.
Il sindaco, con tempismo, dispone un primo e immediato sopralluogo con la Protezione civile di Terrasini e Partinico, alcuni tecnici comunali e i nostri Vigili urbani.
di Redazione
Non è semplice la ricognizione. Nel canale sotterraneo, infatti, insistono vari tragitti secondari, deviazioni e bypass cresciuti nel tempo e di cui non sempre è facile individuarne l’origine e il percorso.
Sarebbe utile e produttivo, a questo punto, attingere a tutte le energie presenti e disponibili sul campo, anche per uscire dalla effimera episodicità di interventi: convocare una Conferenza di servizio (allargata ad alcuni ex dipendenti oggi in pensione, ma che bene conservano memoria di quanto è stato fatto nei decenni) con una bella mappa spalancata sul tavolo e un piano di intervento organico. Non è vero che mancano i soldi per simili opere: anche in questo caso occorre seguire il … percorso e si trovano pure quelli.
L’ex assessore all’Igiene ambientale della trascorsa giunta, Gianfranco Puccio, oggi consigliere di opposizione è, per esempio, uno di quelli che negli anni ha accumulato una discreta conoscenza della stato generale in cui versa il nostro torrente. Lo abbiamo intervistato poichè riteniamo che anche le sue indicazioni possano contribuire ad arricchire l’operato della Giunta e dei tecnici per gli eventuali interventi organici che ci si augura possano essere predisposti al più presto, perchè il mare non può più aspettare.
L’INTERVISTA AL CONSIGLIERE GIANFRANCO PUCCIO