Crolla il depuratore, disastro a mare

Nella giornata di domenica scorsa, le insistenti piogge degli ultimi mesi, completando di fatto il (non) lavoro delle ultime amministrazioni, hanno dato il colpo di grazia alla vetusta costruzione in cemento contenente il depuratore del lungomare di Terrasini, mettendolo di fatto fuori uso.

Il comunicato del Comitato per il PUG e la tutela del territorio
Il depuratore – foto di Andrea Bartolotta

Il depuratore, tra alti e bassi (più bassi!), per oltre 50 anni, ha svolto un ruolo rilevante nella depurazione delle acque reflue del Comune, tentando di preservare il mare dai liquami e permettendo una sostanziale balneazione in quel tratto di costa terrasinese, seppur con notevoli criticità (pensiamo al pennello al mare), e nonostante l’incuria e l’abbandono da parte delle amministrazioni degli ultimi 20 anni.

In un comunicato pubblicato questa mattina sul suo profilo Facebook, il Sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci ha dichiarato: “Ieri mattina intanto è stato verificato che i refluì vengono convogliati all’interno del pennello a mare esistente, quindi in atto non c’è nessuno sversamento sulla costa.

Abbiamo dato mandato agli uffici che prontamente si sono adoperati per la sistemazione e la messa in sicurezza dei luoghi e la successiva ricostruzione e sistemazione dell’impianto di pretrattamento.

Quindi stiamo intervenendo urgentemente e nelle prossime ore inizieranno i lavori.

Inoltre, abbiamo avvisato il Commissario alla Depurazione che è necessario lavorare alla soluzione definitiva del depuratore che non è più rimandabile, ma nel frattempo stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre competenze e possibilità.”

Sul disastro del depuratore abbiamo ricevuto -e lo pubblichiamo- il comunicato del Comitato terrasinese per il PUG e la tutela del territorio:

Mentre l’Amministrazione si prepara a festeggiare in pompa magna la passeggiata dei primi 100 metri scarsi di lungomare, il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali di maggioranza fanno finta di non vedere ciò che accade sotto i loro piedi:  il disastro ambientale immane che Terrasini e il suo territorio pagano con il crollo dell’unico e ultimo baluardo di depurazione delle acque.

Il  vecchio e utile depuratore di primo livello che  fino ad ora aveva preservato anche se tra guasti e rotture continue, la nostra costa, non c’è più !   Distrutto  da decenni di incuria !!

Ha svolto per oltre un cinquantennio funzioni importanti a salvaguardia del nostro mare.

Tutti i liquami che arrivavano a quel casotto venivano sottoposti ad un processo di grigliatura cioè filtrazione meccanica con l’obiettivo di trattenere solidi grossolani quali stracci, plastica, ecc.; veniva effettuata anche una parziale disoleatura e dissabbiatura. Queste operazioni erano basilari prima di inviare ed allontanare, a circa 400 mt, i liquami dalla costa con il famoso pennello a mare.

Con il crollo di tutto il manufatto tutto questo non avviene più. I liquami vengono sversati totalmente sotto costa: la balneabilità se mai ci fosse stata, della Maidduzza, della Grotta Perciata, della Praiola ma in generale di tutta la costa è irrimediabilmente  perduta !    

E’ un fatto gravissimo e vi è una enorme responsabilità da parte di questa Amministrazione e di altre precedenti che hanno trascurato per anni la manutenzione della struttura in cemento armato del manufatto che ha ceduto alla prima abbondante ma certo non catastrofica pioggia di questi giorni.

In attesa del nuovo depuratore o collettore chiediamo al Sindaco interventi urgenti per rimediare al disastro ambientale della nostra costa.                                               Terrasini 10 febbraio 2025                                                    Comitato per la tutela del Territorio

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One comment on “Crolla il depuratore, disastro a mare
  1. Il manufatto senza opere di manutenzione e’ collassato, questo depuratore non solo era fatiscente, ma serve a poco, le acque della praiola non sono balneabili da anni, l’amministrazione ben consapevole della non balneabilità ha sempre fatto finta di nulla, questa inerzia totale non produce buona economia e non produce un buon sviluppo, se si volesse avere un turismo più importante sarebbe opportuno fare un depuratore vero, un porticciolo adatto anche ad imbarcazioni più grandi e più sicuro, avere un verde pubblico curato, basta rifiuti sparsi sul territorio, e attenzione al cancello d’ingresso di torre alba completamente arrugginito come il resto della rete di confine,, queste incurie il turista le nota subito !

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