Oggi voglio occuparmi dei sepolcri imbiancati che affollano le nostre strade, occupano i palazzi del potere, si presentano a noi ripuliti da ogni traccia di cattive intenzioni di cui, al contrario, sono lastricate le loro strade.
di Giacomo Greco
Nel Vangelo vengono definiti “sepolcri imbiancati” i Farisei, ipocriti, come appaiono agli occhi di Gesù, come sepolcri ripuliti e riverniciati per apparire in bello stato ma che nascondono al loro interno qualcosa di corrotto e putrefatto. Sono coloro che dietro una facciata di perbenismo ostentano una specchiata moralità che nasconde, ben mascherata, ogni sorta di abiezione.
Questi individui curano la loro immagine, frequentano i luoghi di culto, assistono alle funzioni, seguono le processioni, si “battono il petto“, si sforzano di apparire caritatevoli, mentre nella loro vera natura sono superbi, intolleranti, stizzosi, vendicativi, in una parola cattivi. Si avvicinano con il sorriso sulle labbra, si mostrano cortesi, si sforzano di piacerti, creano una immagine di sé gradevole e rassicurante.
Ti circuiscono, ti blandiscono, in parole povere “si arruffianianu“ perché da te vogliono sempre qualcosa, il voto, il consenso, la fiducia indispensabile per realizzare il disegno che le loro menti hanno partorito. Riuscita la prima parte, quando le loro arti hanno sortito l’effetto desiderato, gettano la maschera e da soli o in piccoli gruppi mettono mano alla costruzione del loro “modello ideale” di una città a loro immagine e somiglianza e di una società di schiavi, resi tali a loro insaputa.
Ci devono educare – dicono – e usano per questo tutte le armi in loro possesso: la menzogna, il silenzio, la poca trasparenza, e millantando il consenso popolare, affondano nelle nostre carni i loro artigli famelici. Sono rapaci in veste di colombi. La superbia e la tracotanza affiorano da ogni loro atto : non rispondono alle domande, non danno spiegazioni, rifiutano il dialogo e, trincerandosi dentro i palazzi del potere ed indossandone le insegne, sfuggono al contatto con gente come si sfuggono gli appestati.
Stanno cambiando il volto della città per renderla irriconoscibile ai nostri occhi, facendoci mancare i punti di riferimento che parlavano della nostra cultura e del nostro stesso essere e non chiedono il nostro parere perché non temono più il nostro giudizio. Hanno ingarbugliato la circolazione per azzerare i nostri percorsi mentali e incanalare la nostra attenzione distogliendola da altri pensieri.
Hanno esteso le zone in cui insistono le strisce blu per costringerci a pagare e soffrire. Si sono detti forse che non avendo accettato gli indebiti aumenti della tassa sugli scarrozzi, ci avrebbero costretti a pagare altrimenti e di più i balzelli che servono a soddisfare la loro sete di denaro sottratto alle nostre quotidiane necessità.
Ci hanno ricoperto di rifiuti e di escrementi, hanno violentato il nostro mare e le nostre coste asservendole alla speculazione, stanno svilendo il nostro patrimonio artistico e culturale senza alzare un dito per evitare crolli e distruzione.
Probabilmente in alcuni casi ostacola il loro disegno di diverso utilizzo del territorio e del demanio. Sono nemici del bello perché pensano non sia oggetto di commercio. Sono imbiancati fuori e amano specchiare la loro immagine nello specchio delle loro brame, la nostra città è la loro Biancaneve e noi abitanti i sette nani.
(NdR: Ci piacerebbe sapere, caro lettore, se condividi questo impietoso quadro d’insieme)
condivido in pieno
Non avresti potuto descriverli meglio Giacomo, un quadro pessimo ma tristemente reale.
Come non condividere quanto da te scritto caro Giacomo,ma questa triste realta' deve portarci ad esprimere non solo lo sdegno ma la voglia di riscatto , per salvarlo questo Paese. Vi assicuro e tu caro Giacomo lo sai benissimo che i politici di alcuni anni fa' , anche commettendo errori, mai e poi mai si sarebbero permesso di tenere un 'atteggiamento verso i cittadini, come gli esempi da te' ben descritti. Altri tempi, altri uomini, forse anche altri politici. Imedico direbbe "la situazione e' disperata, anche se qualche segnale di ripresa il paziente lo manifesta" MAI DISPERARE !!!!!!!!!
Non c’è disperazione ma sconforto. Da una vita seguo le vicende politiche di Terrasini, ho partecipato cercando di dare un modesto contributo, ho indossato i colori della Terrasini sportiva senza arrendermi mai. Ma mai la lotta era stata tanto dura e mai la gente era stata tanto arroccata nelle proprie difese. Se a lottare saremo in pochi ” i sepolcri imbiancati ” l’avranno sempre vinta.