C’È CHI DICE CHE AVANZEREBBE LA
DESERTIFICAZIONE UMANA!
Non per cercare il pelo nell’uovo, ma spesso sono i segnali impercettibili, quelli a cui nessuno lì per lì dà peso, che influenzano in modo positivo o negativo i nostri comportamenti e le nostre abitudini. Uno di questi segni -stando alle voci circolanti- sarebbe che i gestori dei bar della Piazza si appresterebbero a chiuderli a giorni alterni e per brevi periodi (autunno-inverno). Ma questa iniziativa determinata da problemi economici, non produrrebbe ulteriori ricadute negative (disaffezione) sulla stessa piazza in quanto luogo preminente di incontro e di socializzazione? Voi che ne dite?
di Giacomo Greco
Con rammarico mi sono dimesso dalla Redazione di questo giornale (dopo avere annunciato la mia autocandidatura a sindaco), senza per questo rinunciare a dire pubblicamente la mia sugli sviluppi della situazione politica ed amministrativa.
Ho più volte scritto sulle condizioni del nostro territorio che soffre di una crisi sociale, culturale ed economica che ora ribadisco riferendo fatti e circostanze che si susseguono con cadenza giornaliera e che rendono palese un disagio che solo i nostri amministratori non riescono a cogliere.
Dichiara il sindaco, davanti ai consiglieri comunali che seguono distratti ed annoiati le sue dichiarazioni durante un trascorso Consiglio comunale :
« … L’attivazione di un percorso per lo sviluppo del turismo a Terrasini, il progetto sintetizzato nella formula “Terrasini la costa del sorriso”, ha visto la collaborazione dell’amministrazione e degli operatori commerciali del territorio che si sono impegnati in uno sforzo sinergico per rimettere in moto il turismo. I risultati più che soddisfacenti di questo 2014 ci sostengono nel ritenere che la strada intrapresa, se coltivata, non potrà che consentire il raggiungimento di sempre più importanti risultati …».
Leggendo queste affermazioni e guardandomi intorno mi sono chiesto se i nostri amministratori, che entrano ed escono dal Municipio come da una porta girevole ed il sindaco che la fa ruotare a suo piacimento, abbiano il polso della situazione e conoscano il significato delle parole.
Scambiare infatti quella folla vociante, che nei fine settimana ha invaso la piazza ed i suoi dintorni, per ubriacarsi di musica a tutto volume somministrata dai bar insieme a tartine ed aperitivi, per carovane di turisti, così come considerare l’abbandono di bottiglie vuote ad ogni angolo di strada come una manifestazione propria del turismo o ritenere uno “sforzo sinergico” quello compiuto nel lasciare che i tappeti stesi a terra e le bancarelle degli ambulanti dessero la sensazione di un fiorente commercio, sia una evidente distorta percezione di ciò che si intende per vero turismo.
Ma di quale turismo, di quale commercio, stiamo parlando, se passata la buriana ci ritroviamo con le pezze al culo? Basterebbe che il sindaco facesse un giro per il paese per rendersi conto che sono più le saracinesche abbassate che quelle sollevate e che proliferano, al posto degli esercizi commerciali che hanno cessato la loro attività, le sale-gioco che sono la rappresentazione plastica della disperazione della gente senza lavoro e senza prospettive.
Ora mi giunge voce che i gestori dei bar della piazza si sono accordati per chiudere i loro esercizi nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì di ogni settimana. Credo che questa non sia una decisione conforme alle norme che regolano la materia, mi auguro che sia solo una voce priva di fondamento e che la conseguente ulteriore desertificazione della piazza, non diventi un nuovo flagello quali sono i rifiuti, l’inquinamento marino, la circolazione, l’occupazione selvaggia di suolo pubblico, i parcheggi a pagamento estesi oltre misura, le tasse e i balzelli e non ultime le pessime gestioni del paesaggio, del verde pubblico e degli edifici pubblici e la mala amministrazione con relativa pessima gestione ed utilizzo dei conti.
I bar un giorno sì e un giorno no? A me me pare na stronzata
Anche a me sembra una strunzata,, ma a Terrasini ormai non si può essere sicuri di nulla………….
La desertificazione continua…………………