Cinisi, 8 novembre 2014.
Sala convegni del Palazzo dei Benedettini, sede del Municipio concessa per l’occasione agli organizzatori Giacomo Randazzo e Giampiero La Fata per l’interessante incontro, momento di riflessione fra quanti dettero vita, nella metà degli Anni Settanta, al famoso Circolo Musica e Cultura.
Fu un’esperienza che durò il tempo di un lampo, ma che ha lasciato tracce profonde nella nostra cultura, come bene ha detto Giacomo Randazzo nella sua introduzione; un’esperienza forte e proprio per questo in grado di coinvolgere e trascinare i ragazzi e le ragazze della vicina Terrasini.
Oggi, a distanza di 40 anni, non sono tutti qui ovviamente. Ne mancano molti: alcuni sono scomparsi prematuramente negli anni, come gli indimenticabili Agostino Vitale, Guido Orlando, Angelo Sgrò, Fanny Vitale infaticabile animatrice; altri emigrati nei più svariati Paesi europei e d’Oltreoceano, senza contare chi ha scelto di percorrere altre “vie” (ma quelle sono altre storie).
Si sono presentati all’appello con qualche chilo di più e qualche capello (bianco) in meno, ma ci sono ed è questo che conta in fondo: gli inossidabili Salvo Vitale, Giacomo Randazzo, Giampiero La Fata, Giovanni Riccobono, Carlo Bommarito, Francesca Randazzo … e si potrebbe così continuare per molto.
Ciò che invece incuriosisce è la presenza del geometra Salvatore Maltese, lontano anni luce da quella esperienza, ma pure indirettamente e culturalmente condizionato da essa. Maltese, neo fascista in quegli anni di fuoco, fu un irriducibile avversario di Giuseppe Impastato (se le dettero e se le cantarono di santa ragione). Il fatto che questa sera sia qui, la dice lunga su quanta acqua sia passata sotto i ponti.
(Giu.RU.)
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