CONSIGLIO COMUNALE: La Giunta Corre Ai Ripari Sui Rilievi Della Corte Dei Conti …

stemma… e il Consiglio tura le falle

filippo

Il cons. Filippo Tocco

DURE CRITICHE di SALVO BRUNETTI che argomenta politicamente, in modo chiaro e preciso, le inadempienze della Giunta.

Il consigliere di maggioranza FILIPPO TOCCO, da parte sua, ribadisce IN MODO INATTESO e con nota scritta, le puntuali critiche dell’opposizione Pd, DISORIENTANDO la Maggioranza (non è la prima volta) di cui fa parte.
IL PRINCIPALE PUNTO CONTESTATO, L’ASSENZA DEI RAPPRESENTANTI DELLA GIUNTA ALL’AUDIZIONE PRESSO LA CORTE QUANDO A SUO TEMPO FURONO CONVOCATI. IL COMUNE RISCHIA ANCORA.

La Seduta consiliare era stata convocata con procedura d’urgenza per approvare la delibera di risposta ai rilievi mossi dalla Procura della Corte dei Conti sul Bilancio. Ne ha minuziosamente illustrato le controdeduzioni l’Assessore al Bilancio Fabio Censoplano. Ecco i punti contestati dalla Corte. Si legge nella relazione della responsabile dell’Area Economico Finanziaria rag. Valentina Puglisi:

«Il Responsabile dell’Area sottopone la seguente proposta di deliberazione al Consiglio Comunale, avente per oggetto: “Presa d’atto ed esecuzione della deliberazione della Corte dei conti Sezione di Controllo per la Regione Siciliana n. 169/2014/PRSP ed adozione misure correttive indicate nella relazione illustrativa del Capo area Economico Finanziario».

i 10 punti contestati dalla Corte
1. Tardiva approvazione del rendiconto 2012 (04.07.2013) rispetto ai termini di legge previsti dall’art. 227 del TUEL;
2. L’errata allocazione contabile dei contributi per permessi di costruire che, sulla base dei dati SIRTEL sono stati, in parte, indebitamente contabilizzati al Titolo I dell’entrata anziché al Titolo IV;
3. Il ricorso all’anticipazione di tesoreria, con uno scoperto a fine esercizio 2012 di € 790.000,00, nonostante la presenza di una giacenza di cassa pari ad € 44.888,31, per la quale l’organo di revisione non ha fornito adeguate spiegazioni;
4. Il basso tasso di realizzazione dei residui attivi rispetto al corrispondente tasso di smaltimento dei residui passivi;
5. Con riferimento alla parte in conto capitale, il saldo negativo tra il volume dei residui attivi del Titolo IV e del Titolo V (€ 1. 898.221,03) e il volume dei residui passivi del Titolo II (€ 4.346.751,68) pone problemi di solvibilità dell’ente anche in considerazione della limitata giacenza di cassa;
6. Presenza di azioni esecutive per € 97.585,87 non ancora regolarizzate dall’ente;
7. Elevata esposizione debitoria dell’ente certificata in € 4.432.409,75 che non ha beneficiato delle anticipazioni del D.L. 35/2012 per l’intempestività della richiesta di accesso ai predetti fondi;
8. La ripetuta mancata indicazione delle voci di spesa contabilizzate tra la voce “Servizi conto terzi” genericamente accertate come rimborso spese per i servizi per conto di terzi e impegnate come servizi per conto di terzi e servizi per conto dello Stato e tali da non consentire il controllo sul loro corretto utilizzo (criticità già accertata con deliberazione n. 297/2013/PRSP);
9. Il mancato allineamento contabile dei debiti/crediti con gli organismi partecipati art. 6 comma del d. l. 95/2012;
10. la mancata adozione di misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento previsto dall’art. 9 del D. L. 78/2009 convertito in legge n. 102/2009, peraltro, già accertata con deliberazione n. 297/2013/PRSP.

MA ECCO L’INTERVENTO (5 minuti) DEL CONSIGLIERE SALVO BRUNETTI

 

 

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