Quando ad essere colpito è un presidio dello Stato, come è accaduto ieri notte alla Stazione dei Carabinieri di Terrasini, non siamo più di fronte a un semplice fatto di cronaca.
Senza volere enfatizzare, ma crediamo di essere ormai dinanzi a un ulteriore segnale di allarme sociale che non deve coglierci di sorpresa. Deve farci riflettere sulla tenuta civile della nostra cittadina e sul suo degrado culturale e democratico.
Intanto non dimentichiamo che quella molotov, lanciata nottetempo e in modo proditorio, segue a breve distanza altri due casi altrettanto preoccupanti: il tentativo di dar fuoco al “solarium” I Club posto sulla Panoramica e l’altro contro l’ingresso di una nota parrucchieria di Corso Vittorio Emanuele.
Ciascuno di essi, preso a sè, significa ben poco; messi in successione (al di là dei possibili nessi, se ci sono, e che solo gli inquirenti potranno stabilire) ci indicano che l’escalation criminale (rampante) imbratta lo stato generale della nostra convivenza civile.
È necessario a questo punto, che ciascuno di noi e ogni singola istituzione, svolgano fino in fondo il proprio ruolo affinché sia restituita la serenità e l’agibilità democratica all’intera popolazione.
In questo senso non si può non cogliere più che positivamente il comunicato di solidarietà che il Gruppo dei Giovani Democratici di Terrasini ha rivolto per primo alla Stazione dei Carabinieri. Da segnalare, ovviamente, quella del Primo Cittadino Massimo Cucinella a nome dell’intera cittadinanza e di alcuni altri consiglieri.
La Redazione
totale solidarietà ai carabinieri di Terrasini con cui ho avuto l'onore di collaborare da direttore della riserva di Capo Rama
Solidarietà e vicinanza, misti a gratitudine per il lavoro che svolgono tra noi!
Solidarietà nei confronti della stazione dei Carabinieri di Terrasini ma quello che è accaduto denota uno scarsissimo controllo sul territorio.