di Giuseppe Ruffino e Sabrina Vitale.
“CHE FINE FARÀ”?
L’interrogativo che ci è stato rivolto frequentemente sulla vicenda del “Mostro” abortito in Piazzetta Titi Consiglio, è stato: “CHI PAGHERÀ?”. Ma un altro ne affiora legittimo e prepotente: “CHE FINE FARÀ?”.
Sono diverse le proposte avanzate dai cittadini, riprese da Facebook o nei nei bar, in piazza, stando tra le persone in carne ed ossa e non rinchiusi nel “palazzo”. Due, in modo particolare, le più gettonate fin’ora dal momento che le strutture in metallo smontate non potranno essere lasciate ad arrugginire in qualche magazzino.
La prima proposta del nostro lettore B. T. letta su Facebook, è quella di rimontare la struttura nella Villa a Mare, possibilmente nel viale che porta all’anfiteatro, per farne gli usi più vari; la seconda, avanzata da un altro nostro fedele lettore, Nello Di Prima, suggerisce di metterci su una copertura fotovoltaica; un’altra persona (ci è sfuggito il nome) propone di allocarla nel piazzale di fronte alla Piscina comunale quale copertura per un mercatino settimanale di generi alimentari da tenere, ad esempio, ogni martedì, alternandolo all’altro ormai tradizionale del venerdì che si tiene lungo la Via Roma/C. A. Dalla Chiesa.
Invitiamo pertanto i nostri lettori a formulare altre proposte e suggerire altre soluzioni sulla sua possibile allocazione.
MA TORNIAMO UN MOMENTO SUL “CHI PAGHERÀ?” (ma sarebbe più corretto dire, “CHI GIÀ PAGA”. A quanto pare siamo noi a pagare se non interverrano fatti nuovi.
Infatti, spunta improvvisa una frettolosa quanto strana “determina dirigenziale”, la n. 145 del 21 agosto 2014 (dunque pochi giorni prima dello smontaggio). Viene pubblicata il 28 agosto sul sito ufficiale del Comune (Area VI, SVILUPPO ECONOMICO DEL TERRITORIO) a firma (l’unica) del capo area arch. G. A. Carano. Vi sono delle strane cifre ballerine (€ 56.000/18.000 e ancora 56.000). Saremo lenti di comprendonio, ma sarebbe utile ed opportuno che qualcuno facesse chiarezza. Invitiamo i lettori a visionarla integralmente sul sito del Comune. Intanto ne diamo qui uno stralcio:
La fattura n° 1 dell'1/772014 per il primo stato di avanzamento di € 56.255,19 è stata liquidata nel mese di luglio.
La fattura n°2 del 7/8/2014 di € 18.359,14 è stata liquidata in data 21/8/2014 per 56.255,19 cioè per una cifra superiore a quanto dichiarato nella stessa determina a firma di Carano. Come mai? Si tratta di un errore? Provate a chiederlo all'interessato. Magari mi sono sbagliato io!
Non ti sei sbagliato, Giacomo, effettivamente l'importo liquidato per la seconda fattura doveva essere di € 18.359,14 . Il fatto che l'importo riportato in basso da liquidare per tale fattura sia identico a quello della prima (€ 56.255,19 ), può significare che chi ha scritto materialmente la determina (sul modello copia e incolla dalla precedente) non abbia provveduto a cambiare l'importo finale. In ogni caso, se di errore si tratta, tale determina non può essere che corretta e ripubblicata all'Albo Pretorio del Comune. Ma un'altra cosa salta all'occhio: se la Ditta si è aggiudicato l'appalto per un importo di € 104.058,43 + € 4.683,11 (per oneri sicurezza non soggetti a ribasso) per un totale di € 108.739,54, e la copertura (sul capitolo 2500 del bilancio 2013) è di € 165.288,42, perchè l'intero costo del progetto è di € 199.998,99?
Non ti sei sbagliato, Giacomo, effettivamente l'importo liquidato per la seconda fattura doveva essere di € 18.359,14 . Il fatto che l'importo riportato in basso da liquidare per tale fattura sia identico a quello della prima (€ 56.255,19 ), può significare che chi ha scritto materialmente la determina (sul modello copia e incolla dalla precedente) non abbia provveduto a cambiare l'importo finale. In ogni caso, se di errore si tratta, tale determina non può essere che corretta e ripubblicata all'Albo Pretorio del Comune. Ma un'altra cosa salta all'occhio: se la Ditta si è aggiudicata l'appalto per un importo di € 104.058,43 + € 4.683,11 (per oneri sicurezza non soggetti a ribasso) per un totale di € 108.739,54, e la copertura (sul capitolo 2500 del bilancio 2013) è di € 165.288,42, perchè l'intero costo del progetto è di € 199.998,99?
Il fatto e' che alla'albo pretorio non c'e' traccia della determina del 16 luglio per il pagamento fella fattura n. 1
O forse non l'hanno ancora caricata su quello on line…
Mettiamo la struttura davanti al municipio, in modo chè la parte sottostante ripari dall'intemperie le auto della giunta e dei consiglieri , nella parte soprostante creiamo un enorme impalcato di legno da collegare con i balconi del municipio , in modo che giunta e consiglieri la possano utilizzare come solarium con divanetti ed ombrelloni, degustando una fresca e meravigliosa granita con limone e peperoncino.
Mettiamo la struttura davanti al municipio, in modo chè la parte sottostante ripari dall’intemperie le auto della giunta e dei consiglieri , nella parte soprostante creiamo un enorme impalcato di legno da collegare con i balconi del municipio , in modo che giunta e consiglieri la possano utilizzare come solarium con divanetti ed ombrelloni, degustando una fresca e meravigliosa granita con limone e peperoncino.
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