Ma Le Feste In Famiglia Uniscono o Dividono?

tavola 2

Con l’approssimarsi delle Feste, eccoci di nuovo, illuminati dalle luci dell’albero e con uno sguardo al presepe, a litigare come mai durante l’anno.

Riflessione semiseria di
Ilde Cascio

LEI

Lei

LUI

Lui

 

 

 

 

 

LUI:” Si va a mangiare da mia madre a Natale…”

LEI: “Cosa? No guarda mi è bastato l’anno scorso con i tuoi zii vecchi e rincoglioniti che, con tutti gli occhiali, segnavano i numeri sbagliati a tombola e gridavano “AMBO” quando eravamo già alla cinquina pretendendo pure i soldi… “L’insalata russa mi fa male, le lasagne sono pesanti, l’arrosto non lo digerisco… Ma le patate sono cotte al forno? No perché mi si bloccano sullo stomaco…” E io che distribuivo maalox al posto dello spumante, che stress!”

LUI: “No, perché è stato meglio due anni fa dai tuoi, che quando alla nonna hanno chiamato l’ultima carta del Mercante in Fiera alla quale si era attaccata come fosse una figlia, si è messa a piangere perché l’aveva pagata dieci euro…”

tavola imbanditaLEI: “Allora invitiamo tutti a casa nostra, ma sia chiaro: io metto la casa, ognuno prepara qualcosa. Non ho intenzione di cucinare per trenta persone.”

Lui: Beh, non è una cattiva idea… Però a questo punto se lo diciamo ai tuoi cognati (che mi stanno sulle scatole) lo dobbiamo dire anche ai miei cugini che non vedo mai…”

LEI: “No guarda, i tuoi cugini hanno dei bambini pestiferi che mi hanno sotterrato i pastori del presepio sotto il muschio e ci hanno messo pure le croci, ancora me lo ricordo… e poi ho trovato tutti i canditi del panettone appiccicati dietro al divano perché “ai bambini non piacciono” come dice tua cugina.

LUI: … e poi ci sono i ragazzi: se vanno a mangiare dalle rispettive fidanzate la casa mi sembrerà vuota… ma se invitiamo pure i consuoceri , il problema è risolto, no?

Giochi-di-Natale

 

LEI: Senti, a conti fatti siamo più di trenta persone e la tavola si può allungare fino ad un certo punto, non voglio ripetere l’incubo dello scorso Capodanno che abbiamo unito i tavoli per tutto il corridoio arrivando quasi fino al bagno… No, non c’è abbastanza spazio.

LUI: “Si può risolvere il problema facendo mangiare prima i bambini…”

LEI: “ I piragna che tu chiami bambini, si siedono , mangiano e poi si rimettono a tavola con gli adulti… sono anni che ci caschiamo!”

LUI: “Ho capito: si va tutti al ristorante allora!”

LEI: “ No, tu sei pazzo … al ristorante a Natale? Ma che festa sarebbe? Ti siedi, mangi, paghi e poi? Ognuno a casa sua? E dov’è il calore della famiglia? Dobbiamo accendere il camino, giocare a carte e mangiare la sera quello che rimane a pranzo… Insomma passare tutta la giornata insieme!”

PRESEPE COPERTINA

LUI:” A parte il fatto che se ognuno porta una pietanza gli avanzi restano almeno fino al 27 sera… ma poi non è un classico sentir dire a tutti all’ora di cena, mentre si apparecchia, “Dobbiamo mangiare di nuovo? Noooo, io sono ancora pieno, caso mai un po’ di frutta…  E poi si strafogano come se non avessero mai visto cibo in vita loro?

LEI: …e poi non mi fare ripensare al momento dell’apertura dei regali: Gli adulti diventano peggio dei bambini e saltellando per la stanza urlano: “I miei quali sono?” E anche se in ogni pacco c’è scritto il nome si crea una confusione enorme: nessuno ha capito chi gli ha regalato cosa ma ridono contenti come se fossero all’asilo e ringraziano tutti per evitare che il donatore ci resti male. Ancora mi chiedo chi mi ha regalato quel lume orrendo che non si adatta proprio al nostro arredamento che riciclerò quest’anno a qualche parente antipatico (sperando che non sia stato lui a donarmelo l’anno scorso…) e si formano montagne di carta che io provvedo ad accartocciare per gettarla nella spazzatura mentre, come sempre, la nonna urla: “No, è un peccato!” Poi la prende la liscia, la piega e la conserva per i regali del prossimo anno.

E come ogni anno, tra ricordi più o meno piacevoli, eccoci ancora là tutti insieme con i bambini pestiferi ma che senza di loro, che Natale sarebbe? E i vecchi zii che alla fine ci fanno tenerezza pensando che forse l’anno prossimo non ci saranno più… e invece ci saranno ancora e noi non potremmo farne a meno.

Buone feste a tutti.

P.S. Sfido chiunque legga a dire che non si è identificato almeno in una di queste circostanze!

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2 comments on “Ma Le Feste In Famiglia Uniscono o Dividono?
  1. Pingback: “Franza o Spagna purché se magna”, soprattutto a Capodanno! - Terrasini Oggi

  2. Bravissima Ilde, hai saputo rendere con efficacia ciò che avviene in famiglia per le feste. Io mi sono identificata eccome, e se fosse per me vorrei già essere al 7 gennaio…… Un caro abbraccio e…..buon Natale e felice Anno Nuovo ….e che Dio ce la mandi buona.

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