“INCIDENZA TUMORI” a Terrasini e Cinisi. Ambrogio Orlando: «No a facili allarmismi, ma …»

AMBROGIO“Terrasini oggi” punta i riflettori sull’Aeroporto di Punta Raisi “Falcone e Borsellino”, ma il noto specialista terrasinese risponde con cautela, chiarendo ai nostri microfoni i termini e le condizioni di base per l’eventuale avvio di una indagine epidemiologica.

Intanto ci si chiede che fine abbia fatto un progetto risalente a 12 anni fa.

 

Era il 3 novembre 2003 quando il Dott. Ambrogio Orlando*, allora consigliere comunale, presentò al protocollo del Comune di Terrasini un “Progetto di studio sulla incidenza e la prevalenza di neoplasie maligne tra gli abitanti del Comune di Terrasini”. Oggi, a distanza di dodici anni, ci si chiede che fine abbia fatto quell’importante proposta.

La richiesta nasceva da una esplicita quanto unanime volontà del Consiglio comunale di allora, in considerazione della crescente preoccupazione dell’opinione pubblica. Preoccupazione che ancora permane e che probabilmente si è accresciuta nel tempo.

Terrasini Oggi riprende l’argomento per chiedergli se sia lecito puntare il dito anche e soprattutto contro le emissioni degli aeromobili dell’Aeroporto di Punta Raisi in transito ravvicinato sulle nostre teste, una delle possibili fonti primarie dei frequenti casi di neoplasie riscontrate fra i residenti dei Comuni di Terrasini e Cinisi.

Il dott. Orlando, nella parte finale dell’intervista, afferma giustamente che «sarebbe dirompente se i risultati di una indagine condotta con rigore scientifico dovessero confermare, senza ombra di dubbio, l’ipotesi di un’alta incidenza di neoplasie causate dalle emissioni degli aerei».

Riascoltando l’intervista abbiamo meglio riflettuto su quest’ultimo passaggio e, con spirito realistico, ci siamo posti il seguente quesito di fondo: In caso di smentita la questione si chiuderebbe lì. Ma quali sarebbero le conseguenza sul piano pratico-logistico in caso di conferma?

Le conseguenze, comprese le scelte cui ognuno di noi sarebbe inevitabilmente chiamato, sarebbero enormi sul piano concreto: subire in silenzio o iniziare un’impari lotta?

Ernesto Guevara soleva dire: «Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso».
E cosa c’è oggi di più importante della LOTTA contro il cancro?

Ma, al di là di ogni ipotesi e ragionevole interrogativo, ecco che ha dichiarato Orlando ai nostri microfoni.

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(*) Dipendente ospedaliero a tempo pieno presso il Reparto di Medicina Interna diretto dal Prof. Cottone dell’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello” dal 10.8.1989. Specialista apprezzato in Italia e all’estero, fra gli innumerevoli incarichi ricoperti è autore di 200 articoli, comunicazioni e capitoli di volumi in sede nazionale e internazionale su argomenti di carattere gastroenterologico e oncologico, oltre che docente presso l’Università di Caltanissetta.

 

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4 comments on ““INCIDENZA TUMORI” a Terrasini e Cinisi. Ambrogio Orlando: «No a facili allarmismi, ma …»
  1. Non è necessario eseguire indagini statistiche. Esistono registri di onlus accreditati con l’ASP che gestiscono malati di cancro su tutta la provincia di palermo. Da un recente studio locale risulta che circa il 95% di questi vengono intercettati da tali organizzazioni . Il 5% non intercettato è dovuto alla rapidità dell’evento tumorale che non permette l’attivazione del servizio o al netto rifiuto dell’assistito.
    Le documentazioni sono così precise che si possono ottenere dati riguardanti il paese ma anche quartieri e addirittura vie del paese.

    Dr. Filippo Bartolotta
    Segretario Commissione Cure Palliative e Terapia del Dolore Ordine dei Medici di Palermo.

  2. Ho ascoltato con attenzione l’intervento del mio Amico Ambrogio Orlando che saluto e’ ringrazio per l’analisi lucida e perfetta che ha fatto di un argomento che mi sta molto a cuore. Desidero ricordare che ero a conoscenza del progetto che ha esposto, e che ripresi (dopo aver contattato lo stesso) durante la legislatura Mimmo Consiglio dove pur essendo Consigliere di opposizione, ma facendo parte della maggioranza di allora, feci emendare 60.000,00 € che furono dedicati ad un progetto simile a quello del Dr Orlando, ma riveduto e migliorato, in quanto attraverso uno studio con la facoltà di igiene del Policlinico di Palermo, Diretta dal Prof. Vitale oltre a quello teste’ descritto, si aveva predisposto una serie di scatole-filtro disseminate lungo il cono di decollo ed atterraggio, che avrebbero misurato fedelmente e fisicamente eventuali residui provocati dagli scarichi degli aerei percepiti dai filtri stessi. In questo modo avrebbe avuto oggettivamente la certezza o meno se vi fossero stati responsabilità da ascrivere all’aeroporto. Erano previste altre cose, ma racchiudere in questo poco spazio e assai arduo, anche per coloro che hanno capacità di sintesi. Come la maggior parte di persone sanno, non se ne fece nulla, perché il,Segretario Generale di allora, (credo Dr Gugliotta) allarmo il Dr Consiglio riferendo che la profilassi spetta alla Regione e non ai Comuni, e che il Comune poteva essere intimato di responsabilità per danno all’erario. Apriti cielo, il codardo Dr Consiglio si appagno’ ( rene bene il termine) e non se ne fece più nulla stornando successivamente tale somma per altre problematiche sicuramente meno nobili. Mi domando e vi domando: ma non spetta al sindaco la salute dei propri cittadini?. Ma cosa aveva da temere. Io penso che sarebbe passato alla storia come il primo Sindaco che si era preso a cuore la salute dei cittadini, prendendosi pieno merito, anche se lui non aveva fatto niente, perché il progetto in gran parte era quello del Dr Orlando riveduto dal sottoscritto in collaborazione come precedentemente accennato dal Prof. Vitale. Rimango a disposizione per varie ed eventuali.

    • Ringraziamo l’ex cons. Antonello Randazzo per il prezioso contributo. Riteniamo altresì che dopo il servizio pubblicato, debbano essere in primo luogo i cittadini, unitamente ad alcune figure professionali presenti nel e fuori dal paese, a farsi interpreti presso il Comune (al di là di chi sia o sarà il sindaco) della necessità di riprendere in termini fattivi l’iniziativa di una seria indagine epidemiologica.

  3. Io ho scelto do non candidarmi più, ma la mia disponibilità sotto qualsiasi forma e tipo, per una causa così nobile e’ sempre garantita. Grazie Giuseppe per aver ripreso un argomento cosi importante.

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