Tutti o quasi abbiamo visto il film Premio Oscar di Sorrentino La Grande Bellezza. Il film, attraverso il protagonista, esalta e scopre anche le bellezze artistiche della Capitale. Se per ipotesi si dovesse assegnare lo stesso Premio per le bellezze naturali e i riferimenti storici, Terrasini e Cinisi, fra i Centri piccoli e grandi della provincia, potrebbero vincerlo.
Abbiamo delle coste bellissime a partire dalla Torre Pozzillo fino alla foce del fiume di S. Catataldo. Per esempio, se seguiamo la costa di Terrasini subito dietro il porto, incontriamo una scogliera unica al mondo per colore e formazione: rocce contorte e compresse formatesi milioni di anni fa e ora emerse; rocce striate e colorate con una tonalità che va dal bianco, giallo, giallo verdastro e con varie tonalità rossastre fino al violetto. Proseguendo lungo la costa incontriamo delle grotte marine dove il mare si tinge di riflessi bluastri.
E che dire delle piccole calette dove il mare assume i colori dell’arcobaleno. Non dobbiamo dimenticare la costa che dalla Torre Molinazzo raggiunge la spiaggia. Il colore del giallo ocra intenso della costa si staglia sul mare, accendendosi di arancio al tramonto. Spettacolo della natura che si rinnova ogni giorno. Poi i tramonti spettacolari! Provate a guardare le nostre montagne tinte di rosso al tramonto quando il cielo è sgombro di nubi o quando, col vento di maestrale, le ammanta di nuvole che corrono sui crinali danzando. Le nostre bellissime montagne, che tanto affascinano il mio nipotino, divertendosi con la fantasia a scoprire, nei profili delle creste, un faraone assiso in trono o una cagna che allatta i cagnolini. Che dire dei mandorli in fiore del Furi di Cinisi e di Gazzara, che a febbraio punteggiano di un bianco fosforescente i crinali delle montagne, o ancora in estate i verdeggianti e ultimi alberi di frassino col loro giallo-rosso autunnale. Non dimentichiamo i secolari e contorti alberi di ulivo. Osservateli quando spira il vento, come si tingono d’argento e come fischia il vento tra le foglie.
Il sommo Poeta Giovanni Meli, non poteva non trovare in questi luoghi fonte infinita di ispirazione.
E i segni della storia? Queste nostre zone, per le bellezze e per le opportunità di vita, hanno attratto antiche popolazioni fin primordi, tanto che si sono trovate tracce di villaggi preistorici sia nel territorio di Cinisi che di Terrasini. Battaglie tra Romani e Cartaginesi sulle montagne, almeno tre navi romane affondate per qualche fortunale a partire dal Terzo secolo avanti Cristo fino al Primo dopo Cristo; poi i Musulmani a Cinisi e infine le torri costiere presenti a partire da Torre Pozzillo, e a seguire quelle di Tonnara dell’Orsa, Molinazzo, Alba e Toleda edificate contro le scorrerie dei pirati saraceni. Durante lo scorrere dei secoli ci sono rimasti i ruderi dei dammusi di Cinisi, del castello Gazzara. Infine non dobbiamo dimenticare il convento dei benedettini e le chiesa madre di Cinisi e quella di Terrasini e, per ultima, la noria monumentale di Gazzara.
E oggi, nel presente? Questo inestimabile patrimonio è purtroppo assalito ogni giorno dal degrado e dall’incuria. Spazzatura … soprattutto spazzatura dovunque! Cementificazione selvaggia, inquinamento …
Tutti siamo responsabili. Non dobbiamo scaricare tutte colpe sul Comune. È facile scaricare su gli altri le nostre colpe quando parte di responsabilità è nostra. Non è forse vero che non rispettiamo l’ambiente in cui viviamo, secondo la logica perversa che tutto ciò che è al di fuori della nostra abitazione non è di nessuno e che, pertanto, ne possiamo fare uso come meglio ci aggrada?
Ci riempiamo la bocca dicendo che il nostro è un paese turistico, ma quale turismo? Soltanto quello del “mordi e fuggi”, che ti lascia a fine giornata sulle spiagge un altro mare, quello della spazzatura; e i rari turisti che percorrono il nostro paese, pur rimanendo estasiati delle nostre bellezze naturali, se ne vanno dicendo “Bello, bello, ma sporco” e questo ci fa vergognare. Che futuro avrà questo paese?
Anche a causa della crisi economica vediamo attività commerciali che chiudono e giovani che emigrano all’estero. Non c’è famiglia che non abbia figli o parenti emigrati. Chi scrive ha 7 membri della propria famiglia sia all’estero, sia nel Nord Italia e due negozi chiusi a Terrasini. Abbiamo soltanto la magra consolazione di vederci su Skipe o ciattare su Facebook. I giovani che emigrano sottraggono la propria intelligenza e le proprie competenze alla propria terra, e continuando di questo passo, il nostro sarà soltanto un paese di pensionati.
Per fare diventare realmente turistico questo paese, cerchiamo, per cominciare, di renderlo pulito, attuando con il concorso di tutti (amministrazioni comunali in testa) la raccolta differenziata dei rifiuti e la costruzione del depuratore. Praticare una seria politica turistica con rassegne, mostre, incontri, attività sportive e altro al fine di richiamare più gente possibile aiutando l’economia, incrementando i posti di lavoro, riducendo così le tasse comunali che sono diventate eccessive. Incrementare un tipo di turismo culturale, restaurando e rendendo fruibili i nostri monumenti storici, specialmente le torri. Infine abbiamo un museo naturalistico regionale (Palazzo d’Aumale) che molti paesi ci invidiano. Va pubblicizzato al massimo.
Sono consapevole che nessuno possiede la bacchetta magica. Soltanto per attuare questi cambiamenti ognuno di noi dovrebbe dare una mano. Cerchiamo di rendere virtuoso questo paese, altrimenti cosa lasceremo ai nostri figli e ai nostri nipoti, un paese del sorriso o del pianto?
Dipende innanzitutto da noi!
Ce ne vorrebbero tantissime persone come te, persone che danno, senza contare, in differenti campi e Terrasini puo' essere fiducia nel suo avvenire ! (Pardon per il mio italiano)